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Attività fisica e alimentazione sana salvano il cuore e la vita

Il Professor Rizzon, Presidente onorario del Convegno ANCE a Bari

 BARI – Curare con il cuore fa bene al paziente, al medico e alla spesa sanitaria pubblica. E il  benessere collettivo ha inizio con una efficace comunicazione sociale. Parola di Riccardo Guglielmi, cardiologo e già direttore della Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari,  in apertura del convegno “Cuore e prevenzione: territorio, tecnologia, medicina legale” svoltosi in aula del nuovo padiglione Aesclepios 3, al Policlinico di Bari il 24 giugno 2025.

Organizzato da Ance (Associazione Nazionale Cardiologi del Territorio, con il contributo non condizionante di DOC e di INPHA, l’evento ha evidenziato l’importanza di quanto sia fondamentale “L’alleanza terapeutica tra medico e paziente, e in ultima analisi, la salute cardiovascolare della popolazione”.

“Anche Papa Leone XIV- ricorda Guglielmi- ha detto che la comunicazione deve essere scevra da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio. L’umanità ha bisogno di una comunicazione capace di ascolto, di accogliere la voce dei deboli che non hanno voce nel mondo. E queste parole, sono valide non solo per i giornalisti, a cui era indirizzato il messaggio del Santo Padre lo scorso 12 maggio, ma sono rivolte anche a noi medici. Come professionista attento al sociale, sono un medico che sta dalla parte del paziente. La comunicazione – sottolinea Guglielmi – in cardiologia, non solo promuove la salute, ma rafforza soprattutto il legame tra medico e paziente. In un contesto in cui la legge 219/2017 sottolinea l’importanza del consenso informato, è palese che una comunicazione trasparente e aperta, sia strategica per un sistema sanitario più umano. In definitiva, il nostro compito è costruire ponti di comprensione e fiducia. Se la Medicina è Cultura, Tecnologia e Umanità, allora Determinazione e Umiltà sono essenziali nella comunicazione sociale: solo in tale maniera, la parola diventa farmaco e il tempo impiegato dal medico a comunicare con il paziente, diventa tempo di preziosa cura”.

Anche l’interior design di ospedali e cliniche ha la sua fondamentale importanza. Secondo Guglielmi, infatti, “un attento design indoor ed outdoor dei luoghi di cura, facilita altresì la comunicazione tra medico e paziente, poiché architetture ben progettate in un reparto, in un luogo di degenza o anche negli spazi condivisi, possono ridurre lo stress, migliorando l’esperienza complessiva del paziente, influenzando positivamente persino sui risultati clinici”.

Presente in sala, il maestro dei cardiologi pugliesi, il Professor Rizzon, anche Presidente Onorario del convegno. “Ringrazio il nostro Maestro – sottolinea Guglielmi – perché a Lui dobbiamo l’impostazione per la formazione scientifica, l’approccio alle tecnologie avanzate e l’efficienza organizzativa. Non a caso, la presidenza operativa è del Professor Marco Ciccone, un simbolo della continuità e dell’eccellenza della nostra scuola”.

Il convegno è stato organizzato grazie alla caparbietà, la passione e la infinita pazienza di  Luigi Carella, cardiologo, segretario provinciale ANCE di Bari: “Prevenire significa amare il nostro corpo, perché la buona salute è la vera ricchezza a cui ogni essere umano debba ambire. L’Ance è l’associazione che raccoglie i cardiologi extraospedalieri, ed è il baluardo della Cardiologia sul territorio, cioè quella che ascolta e risponde direttamente ai bisogni della gente, in un’epoca di risorse in calo e burocrazia in crescita, l’ANCE è la Cardiologia Fuori ossia lontana dai giochi di potere e dalle istituzioni, ma da sempre vicina alla gente. I cardiologi del territorio sono ‘Cardiologi di strada’. In prima linea, pronti all’ascolto per comprendere le esigenze dei pazienti, spesso espressione di un disagio sociale e/o psicologico”.

“La malattia cardiovascolare aterosclerotica – spiega il professor Marco Matteo Ciccone, Direttore dell’UOC Cardiologia Universitaria, dell’AOUC Policlinico di Bari – è una delle cause maggiori di morbidità e mortalità nei paesi Europei, sebbene ci sia una diminuzione del tasso di incidenza e mortalità. Peculiari sono i fattori di rischio – quelli non modificabili sono il sesso, età familiarità ed etnia. Ma ci si può impegnare per modificare la sedentarietà, l’obesità, il diabete mellito, il fumo di sigaretta, l’ipertensione arteriosa e le dislipidemie(LDL/apoB). La prevenzione cardiovascolare è possibile in base alla collaborazione sinergica medico- paziente, insistendo su uno stile di vita sano, rispettando naturalmente le caratteristiche individuali. In qualunque categoria di rischio per malattia cardiovascolare, secondo le linee guida ESC 2021, la prevenzione cardiovascolare si esplica anche con l’attività fisica. Agli adulti di qualsiasi età, si raccomanda di praticare almeno150-300 minuti alla settimana di attività fisica aerobica di moderata intensità oppure75-150minuti alla settimana di attività fisica  aerobica vigorosa o una combinazione equivalente delle due, al fine di ridurre sia la morbilità che la mortalità cardiovascolare. Oltre l’attività aerobica, si raccomanda anche l’attività di resistenza almeno 2 giorni a settimana. Occorre ridurre la sedentarietà, anche con attività leggere di movimento quotidiano. Per quanto riguarda il peso corporeo- rimarca il professor Ciccone – ci sono raccomandazioni per i soggetti in sovrappeso od obesi, per i quali il calo ponderale ridurrà la pressione arteriosa, la dislipidemia e abbasserà il rischio di sviluppare il diabete mellito tipo 2, migliorando dunque il rischio di incidenza di malattie cardiovascolari.  In sinergia alla necessità di riduzione del peso corporeo, è mandatoria una sana alimentazione. La chirurgia bariatrica invece deve essere presa in considerazione per soggetti obesi ad alto rischio, allorquando nonostante le modifiche suddette agli stili di vita e alimentazione sana, non si sia raggiunto il peso corporeo ideale.

CICCONE 5

Ma quali sono le caratteristiche di una sana alimentazione?

“Innanzitutto – evidenzia Ciccone – niente bevande zuccherate come bibite analcoliche e succhi di frutta. Il consumo di bevande alcoliche non deve superare i 100ml a settimana.  Inoltre, non più  di  30 gr di noci per die. Sì al pesce grasso 1 o 2 volte a settimana,  mentre le carni rosse non devono superare 300-500 gr a settimana, riducendo al minimo le carni lavorate. Abbondare in frutta e verdure fresche più di 3 porzioni al giorno. Raccomandati 30-45 gr di fibre al giorno, preferibilmente da prodotti integrali. Il sale è concesso solo meno di 5 grammi al dì. Sostituire i grassi saturi con quelli insaturi. Quindi la prevenzione di malattie cardiovascolari, è possibile, seguendo uno stile di vita attivo e sano dal punto di vista alimentare”.

Davide Ferorelli,  professore associato dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari esordisce con gli articoli 32 e 13 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…e la libertà personale è inviolabile”. La documentazione sanitaria, ossia la cartella clinica, appartiene al paziente ed è l’unico strumento attraverso cui lo Stato dimostra l’assistenza sanitaria erogata al cittadino, e chi la firma, al momento della dimissione è il primario, nelle vesti anche di pubblico ufficiale. Il valore della documentazione sanitaria è :statistico-sanitario,  scientifico,  medico-legale (efficacia probatoria), pedagogico (finalizzato all’insegnamento),  clinico (tutela della salute del ricoverato, ossia diagnosi e terapia).  Ma in Italia, tutto cambiò, dopo la proiezione al cinema, 1968 de “Il medico della mutua” e iniziarono le cause per contro lo Stato per danno biologico, o danno da perdita del rapporto parentale, etc. Una irregolare compilazione della documentazione sanitaria (cartella clinica) è un atto colposo, in quanto esprime negligenza, incuria, disattenzione o irresponsabilità, sia nella registrazione dei dati, sia nella formulazione di giudizi diagnostici e terapeutici. In ambito civilistico, da un irregolare compilazione della cartella clinica, può derivare un danno ingiusto al paziente. La cartella clinica dunque è un documento originale che costituisce la fonte prima ed autonoma di quanto in essa contenuto e permette l’esercizio di diritti, nonché la tutela di legittimi interessi: della Persona assistita, dell’Azienda che eroga l’assistenza e degli Operatori che agiscono. Principali requisiti sostanziali della cartella clinica: chiarezza, completezza e precisione, veridicità. Il contenuto della cartella clinica è coperto dal segreto d’ufficio e dal segreto professionale”.

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Silvio Tafuri, rimarca la prospettiva di una migliore  sanità pubblica coniugata all’attività motoria: “Le malattie cardiovascolari sono responsabili di circa un terzo di decessi in tutto il mondo. L’incidenza più alta di mortalità è nei Paesi a basso reddito. In un range di tempo dal 1980 al 2010,nel mondo , il sesso maschile muore di più di malattie cardiovascolari, ed in particolare cardiopatia ischemica, ictus e cardiopatia ipertensiva. In Europa, e in Italia, è il sesso femminile ad avere un tasso maggiore di mortalità, con il 44% dei decessi, e per gli uomini si registra un tasso standard di morbidità e mortalità. In parole più semplici, ci si ammala prima, si convive per più tempo con la malattia, e con la disabilità conseguente, si perdono più anni di vita (spesso lavorativa), con conseguenti elevati costi sanitari ed economici. Per tale ragione, è raccomandato fare attività motoria: secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’attività motoria è qualunque movimento del corpo, prodotto dai muscoli scheletrici, che richiede un dispendio energetico. E’ indispensabile in ogni fase della vita. Secondo alcuni dati epidemiologici del Rapporto OMS 2022, le donne  fanno attività fisica insufficiente, e gi anziani risultano generalmente meno attivi. E il dato più triste è che oltre il 75%dei bambini/adolescenti non svolge sufficiente attività motoria, dati in peggioramento dal 2010. Meno della metà degli italiani, riporta livelli di attività fisica ottimali secondo le linee guida OMS. Si osserva la sedentarietà prevalente per età maggiore di 60anni nelle donne con minore livello di istruzione con difficoltà economiche prevalentemente residenti nel Sud e nelle isole maggiori. Negli USA, la sedentarietà degli americani ha un impatto sul sistema sanitario di 27 miliardi di dollari annui, ed entro il 2030 si stima un costo di spesa di oltre 300 miliardi annui. Occorre inculcare la cultura del benessere e della buona salute, tramite l’attività motoria. E ciò che è stato fatto finora, non basta. Noi medici, ci siamo ed insistiamo nell’instillare corretti stili di vita “.

Giuseppe Cascella, medico di famiglia: “I medici di medicina generale, affettuosamente conosciuti come medici di famiglia hanno un impatto importante nella società: il nostro compito è educare i nostri pazienti anche al concetto di prevenzione cardiovascolare, e in generale in tutte le malattie correlate all’apparato cardiocircolatorio. Punto essenziale è la corretta comunicazione tra medico e assistito nell’adozione di stili di vita sani insieme all’aderenza terapeutica aspetto sinergico che secondo il mio parere, dovrebbe orientarsi il nostro lavoro di medico-curante. Altro aspetto importante è la comunicazione integrata che coinvolga medici di medicina generale, specialisti, società scientifiche e istituzioni per un cambio di rotta di prevenzione dove ci vorrà tempo”. Nella viste ufficiale del Delegato del Sindaco di Bari per la Cultura e gli Eventi il dott. Cascella ha consegnato al dott. Guglielmi il gagliardetto del Comune di Bari.

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L’importanza della prescrizione dell’esercizio fisico “un abito sartoriale” e del ruolo tecnico del laureato in Scienze Motorie è stato sapientemente  decritto dal Prof. Paolo Spilotro, “storico” docente della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bari.

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Importante il contributo del dott. Umberto Palazzo per la sua relazione sulla Sessualità senza tempo, del dott. Sinesi, già direttore della Medicina dello Sport del Policlinico di Bari, del dott. Giovanni Quistelli e del dott. Luzzi Primario Cardiologo di Taranto.

Tra gli interventi programmati il dott. Giuseppe Nettis, Responsabile della Medicina Interna di mater Dei Hospital ha ribadito che la prevenzione cardiovascolare viaggia sullo stesso binario di quella oncologica.

Presenti all’evento il Tenente Generale  Comandante della Sanità Militare dell’E.I.  e del Colonnello medico Sergio De Candia, Direttore Cardiologia Ospedale Militare Celio di Bari

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Il saluto dell’ANCE Nazionale è stato portato dalla dott.ssa  Giuseppina De Benedictis responsabile del Centro Studi dell’ANCE

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Ringrazio il Direttore della Gazzetta di Bari e il giornalista Leonardo Petrocelli per il rilievo mediatico dato all’evento

GAZZETTA 24 MAGGIO

 

Congresso ANCE al Policlinico di Bari

Quando la passione per la cardiologia fa la differenza

Professionisti, istituzioni e volontari insieme per innovare la prevenzione e l’umanizzazione delle cure

Grande successo nel nuovissimo padiglione Asclepios del Policlinico di Bari per il Congresso ANCE Cardiologia del Territorio! Sabato 24 maggio 2025 tanti professionisti, istituzioni e volontari si sono confrontati su prevenzione, tecnologia, medicina legale e innovazione, con il patrocinio del Comune di Bari e il saluto del Sindaco tramite il presidente Commissione Cultura ed Eventi il dott. Giuseppe Cascella.

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Tra i protagonisti, il volontariato AMA CUORE BARI e una squadra di relatori di altissimo livello: dal Prof. Marco Ciccone (nuovo direttore Cardiologia UniBa), al Prof. Silvio Tafuri (Igiene) e al Prof. Davide Ferorelli (Medicina Legale), fino al Prof. Paolo Rizzon, presidente onorario e storico fondatore dell’Istituto di Malattie Cardiovascolari di Bari.

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Un momento importante del congresso è stata la relazione di Riccardo Guglielmi “La comunicazione sociale in Cardiologia”, in cui ha sottolineato quanto sia fondamentale la comunicazione per evitare incomprensioni e umanizzare davvero le cure. Il pubblico ha risposto con entusiasmo e attenzione, segno che il tema è sentito e attuale.

Ottima anche la relazione di Umberto Palazzo su “Sessualità senza tempo” e gli interventi di Paolo Spilotro e Domenico Sinesi sull’esercizio fisico come vera “prescrizione” nella prevenzione Cardiovascolare e oncologica e del geriatra Gabriele Cascella.

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Momenti emozionanti con il ritorno del Tenente Generale Medico Michele Tirico, Comandante Sanità e Veterinaria dell’E.I, accompagnato  dal Colonnello Medico Sergio De Candia, direttore della Cardiologia dell’Ospedale Militare Celio di Roma.

Con TIRICO e DE CAMBIA 1

Tanti i cardiologi ANCE, tra cui i quadri nazionali Giuseppina de Benedictis e Luigi Giuncato insieme a Luigi Carella (responsabile scientifico e segretario ANCE Bari). Un congresso che ha confermato la forza della collaborazione e della passione in cardiologia dei nostri medici.

 Tutte le foto dell’evento su FB album Clicca–> QUI

Cuore e Prevenzione a Bari sabato 24 maggio

Policlinico di Bari ospita il Corso di Aggiornamento “CUORE E PREVENZIONE: Territorio, Tecnologia, Medicina Legale”

Congresso BARI ANCE

Bari, 24 maggio – Sabato 24 maggio, l’Aula Asclepios del Policlinico di Bari sarà il palcoscenico di un evento di grande rilevanza nel campo della cardiologia: il Corso di aggiornamento professionale teorico-pratico “CUORE E PREVENZIONE: TERRITORIO, TECNOLOGIA, MEDICINA LEGALE”. Questo corso, che offre 6 crediti ECM, è un’occasione imperdibile per i professionisti della salute di approfondire le ultime innovazioni e sfide nel settore.

Congresso BARI ANCE 1

La presidenza onoraria dell’evento è affidata al prof. Paolo Rizzon, figura di riferimento per i cardiologi di Puglia e Basilicata, quella operativa al prof. Marco Matteo Ciccone, neo direttore della Cardiologia dell’Università di Bari. Questa scelta sottolinea l’importanza della continuità formativa e dell’eccellenza accademica.

Organizzato da Luigi Carella, Segretario provinciale di Bari dell’ANCE, l’evento vedrà la partecipazione di medici di medicina generale, internisti, geriatri, cardiologi, oncologi, medici legali ed esperti in salute pubblica e igiene. Saranno presenti anche associazioni di volontariato impegnate nella prevenzione cardiovascolare sul territorio, con un plauso speciale ad AMA Cuore Bari per il loro impegno costante.

Il programma della giornata prevede interventi di illustri relatori. La prima sessione sarà aperta da una Lezione Magistrale del prof. Silvio Tafuri, seguita dalle relazioni del prof. Davide Ferorelli e del prof. Marco Matteo Ciccone. La seconda sessione vedrà protagonisti il dott. Riccardo Guglielmi e il dott. Umberto Palazzo, concludendo con l’intervento del dott. Giuseppe Cascella.

Questo congresso rappresenta un’importante occasione per affrontare temi cruciali come l’integrazione delle tecnologie avanzate in cardiologia, le sfide burocratiche nel sistema sanitario e l’importanza della comunicazione medico-paziente.

L’evento è aperto alla stampa e rappresenta un’opportunità unica per approfondire come la cardiologia stia evolvendo nel contesto attuale, grazie all’innovazione tecnologica e alla collaborazione interprofessionale.

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Per ulteriori informazioni, contattare: – Riccardo Guglielmi o Luigi Carella 3735111998 lifesrls2001@gmai.com

Cuore e Innovazione

Bari diventa il Centro della Rivoluzione Cardiologica

Nel cuore della primavera barese, il Policlinico di Bari si prepara ad accogliere un evento di spicco nel panorama medico nazionale. Sabato 24 maggio, l’Aula Asclepios diventerà il teatro di un importante corso di aggiornamento dal titolo “CUORE E PREVENZIONE: TERRITORIO, TECNOLOGIA, MEDICINA LEGALE”. Questa iniziativa, che offre 6 crediti ECM, rappresenta un’opportunità imperdibile per i professionisti della salute desiderosi di esplorare le ultime frontiere della cardiologia.

L’evento vanta una presidenza onoraria di tutto rispetto, con il prof. Paolo Rizzon, una figura di riferimento per i cardiologi di Puglia e Basilicata, e una presidenza operativa affidata al prof. Marco Matteo Ciccone, neo direttore della Cardiologia dell’Università di Bari. Questa scelta sottolinea l’impegno per l’eccellenza accademica e la continuità formativa.

Sotto l’organizzazione di Luigi Carella, Segretario provinciale di Bari dell’ANCE, il corso vedrà la partecipazione di una vasta gamma di esperti: medici di medicina generale, internisti, geriatri, cardiologi, oncologi, medici legali ed esperti in salute pubblica e igiene. Non mancheranno le associazioni di volontariato, tra cui AMA Cuore Bari, riconosciuta per il suo impegno costante nella prevenzione cardiovascolare.

Il programma della giornata è ricco e variegato. Si aprirà con una Lezione Magistrale del prof. Silvio Tafuri, seguita dalle relazioni del prof. Davide Ferorelli e del prof. Ciccone. La seconda sessione vedrà protagonisti il dott. Riccardo Guglielmi e il dott. Umberto Palazzo, concludendo con l’intervento del dott. Giuseppe Cascella. Saranno affrontati temi cruciali come l’integrazione delle tecnologie avanzate in cardiologia e le sfide burocratiche nel sistema sanitario.

Aperto alla stampa, l’evento rappresenta un’occasione unica per approfondire come la cardiologia stia evolvendo nel contesto attuale, grazie all’innovazione tecnologica e alla collaborazione interprofessionale. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Luigi Carella via email a lifesrls2001@gmai.com.

Un appuntamento che promette di arricchire il panorama cardiologico con nuove prospettive e dialoghi stimolanti.

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Il valore del simbolo

Oggi una cara amica di F.B mi ha inviato questo ricordo. Era un post del 2010 . Al volo

Dr.Riccardo Guglielmi

Cardiologo , cardiochirurgo

Direttore della Clinica Cardiologica Ospedaliera del Policlinico di Bari..

Ci spiega con parole sue come gli è nata l’idea e cosa significa l’immagine Simbolica (o stemma) ke ha ‘creato’, realizzato e ke evidenzia la sua forte “passione per la Cardiologia!!

  • ••ADIUVARE et VALERE•••

Logo ambulatorio

Il Dr.Guglielmi dice:

‘Per dare forse maggiore senso di appartenenza ed attaccamento alla struttura nella quale quotidianamente, ancora con immutata passione ed entusiasmo, svolgo il mio ruolo professionale, mi è scattata l’idea di realizzare un’immagine simbolica, tipo crest militare o stemma, capace di richiamare immediatamente alla mente, con precisione ed immediatezza, il significato di una specifica attività professionale nel contesto del mio gruppo di lavoro. Trasmesso immediatamente, grazie al social network più usato, ad un collega, il dott. Sebastiano Cascella, il mio entusiasmo, in pochi minuti la bozza di un progetto di comunicazione visiva cominciava a prendere corpo. La fantasia, il vissuto ed il bagaglio di esperienze sono stati i veri artefici di questo logo che mi affretto a spiegare affinché il messaggio visivo possa avere un vero effetto comunicativo.

Le due U.O.C. di cardiologia ospedaliera e d’urgenza, come da previsione di un riordino aziendale, si fondano pur mantenendo le specifiche identità funzionali. Dalla fusione nasce una grande unità operativa complessa sotto un’unica direzione. La A bianca, che fuoriesce dal cuore in primo piano, rappresenta la struttura ambulatoriale, A come ambulatorio. Favorevole è anche la coincidenza della A con l’iniziale dell’attuale direttore, che è a capo di questa nuova realtà ospedaliera. Ancora A come autonomia che, pur nella subordinazione, abbia valore propositivo ed organizzativo, sempre integrata in un progetto corale dipartimentale, al fine di meglio valorizzare le risorse umane e di quella parte della dirigenza alla quale per anni è stata negata la possibilità di evidenziare le personali capacità.

A ogni singola struttura è stato attribuito un valore cromatico. Vediamo il significato dei colori. Forte richiamo all’identità nazionale, anche, in questo caso, la coincidenza dell’elaborazione del simbolo con la ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia. I colori sono quelli della bandiera ma vogliono essere portatori anche di altri messaggi. Il verde rappresenta l’ulivo, la pianta simbolo della nostra terra ed il suo prodotto, l’olio, che tanto giova al cuore. Il cuore verde corrisponde alla cardiologia d’urgenza, quindi la vitalità, considerata anche l’età più giovanile degli operatori in quell’unità, la speranza per il paziente che ricevere le prime cure. Il cuore rosso s’identifica con la cardiologia ospedaliera. Rosso come il sangue e come simbolo del coraggio del personale tutto che opera anche in situazioni estreme, spesso di disagio e di stress. Il bianco per la saggezza, maturità, necessarie e richieste, a chi quotidianamente, nell’esercizio dell’attività ambulatoriale evitata da molti perché dedicata prevalentemente a valutazioni preoperatorie ad alta valenza medicolegale, deve affrontare e risolvere situazioni delicate per i pazienti e per se stesso.

La cardiologia è inserita in un contesto aziendale globale. Ecco quindi i riferimenti all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari.

Il crest militare o lo stemma sono sempre posti su un supporto raffigurante lo scudo. Il nostro lavoro non deve avere nulla di militare o bellico, anzi tutte le nostre capacità non devono essere disperse ma rinchiuse in una forma geometrica pura, perfetta ed ugualitaria come è il cerchio.

Infine il motto della struttura ambulatoriale. Due semplici verbi latini, all’infinito per non dare un limite temporale, uniti dalla congiunzione. Adiuvare, offrire aiuto e soccorso, valere, evidenziare capacità, professionalità, efficienza. La congiunzione “et” per rendere il tutto inscindibile e paritario.

A chi chiede lo scopo di questo lavoro voglio rispondere che l’obiettivo è formare un gruppo valorizzando le capacità singole. Condividere il messaggio comunicativo del simbolo per essere fieri dell’appartenenza a quella specifica Unità Operativa e per sviluppare un clima di rispetto, solidarietà e serenità lavorativa. Fare non solo squadra per “adiuvare et valere” chi richiede la nostra opera, ma anche fare orchestra per migliorare se stessi’

Riccardo Guglielmi

 

L’Anima nell’Algoritmo

La Sfida Digitale di Papa Leone XIV

IA e dotrina sociale Anima Algoritmo

Un foglio ingiallito dal tempo, testimone di battaglie sociali di un secolo fa, dialoga silenziosamente con un software che impara a una velocità vertiginosa. L’eco della “Rerum Novarum” di Leone XIII, che nel cuore della Rivoluzione Industriale difendeva i più deboli, risuona oggi con una sorprendente attualità nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Proprio su questo crinale inedito tra la saggezza del passato e le promesse – ma anche le incognite – del futuro digitale, si gioca una partita cruciale per la nostra umanità. E questa è una delle prime, grandi sfide che attendono il neo-eletto Papa Leone XIV, a soli due giorni dal suo ingresso in Vaticano.

La scelta del nome esprime un grande valore simbolico. Leone XIII, in un’epoca di sconvolgimenti industriali, aveva indicato la via: proteggere i vulnerabili, promuovere la giustizia sociale e il bene comune. Un impegno che la Chiesa ha portato avanti nei decenni successivi, arricchendo la sua Dottrina Sociale con i pilastri della solidarietà, della sussidiarietà e della destinazione universale dei beni, grazie alla guida di figure come Pio XI, Giovanni XXIII e Paolo VI. Principi che hanno plasmato la visione di un mondo più equo.

Oggi, la rivoluzione corre sui binari digitali. L’Intelligenza Artificiale irrompe nelle nostre vite con la promessa di trasformare radicalmente la medicina, l’industria, l’istruzione, i servizi. Un potere immenso che, tuttavia, porta con sé interrogativi etici e sociali inediti. L’algoritmo sarà un alleato per un futuro migliore, liberandoci da lavori alienanti e aprendo nuove opportunità? O rischia di acuire le disuguaglianze, creando un fossato tra chi comprende il codice e chi ne è escluso? Le decisioni automatizzate che impatteranno sulle nostre vite saranno trasparenti e giuste, o resteranno sigillate in oscure “scatole nere”?

La risposta non si trova tra le righe di un programma informatico, ma nelle scelte morali che compiremo oggi. La Dottrina Sociale della Chiesa ci ricorda l’imperativo di non delegare alle macchine le decisioni che toccano la nostra essenza umana. Il progresso tecnologico deve rimanere uno strumento al servizio dell’uomo, un mezzo per elevare la qualità della vita di tutti, non un fine in sé stesso. L’orizzonte che ci attende è quello di un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale sia un motore di giustizia, di inclusione, di cura per il nostro pianeta. Un futuro in cui l’umanità non venga schiacciata dalla logica binaria, ma trovi, anzi, nuove forme per esprimersi e realizzarsi.

Questa riflessione non è appannaggio dei soli credenti, ma interpella chiunque abbia a cuore il destino dell’umanità. È un invito urgente a un dialogo aperto, a una riflessione collettiva, a un impegno comune per navigare l’era dell’Intelligenza Artificiale con saggezza e con un’attenzione costante a ciò che ci rende profondamente umani. In questo momento di novità per la Chiesa Cattolica, gli occhi del mondo sono puntati sulle prime parole e sulle prime decisioni di Papa Leone XIV.

Come la Chiesa, forte della sua secolare riflessione sull’uomo e sulla società, affronterà questa affascinante e inedita sfida? La risposta è un cammino che inizia ora, una navigazione complessa per la quale la Dottrina Sociale della Chiesa si offre come una bussola cristiana per affrontare l’Intelligenza Artificiale.

10.05.2025