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Babbo Natale di AMA Cuore al XXIII Circolo didattico di Triggiano

12.12.2018 -Cerimonia di consegna del defibrillatore al XXIII Circolo didattico di Triggiano. Nelle foto Riccardo Guglielmi con Babbo Natale, Francesco Pastanella Presidente di AMA Cuore Bari e la dirigente scolastica Immacolata Abbatantuono

«Ma come ha fatto -è stato il commento della dott.sa Abbatantuono- a mantenere attenti e buoni tutti questi bambini per più di un’ora»

Ecco come

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AMA Cuore a Triggiano

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Babbo Natale di A.M.A. Cuore a Triggiano

Un Defibrillatore in dono al Circolo Didattico Giovanni XXIII

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Mercoledì 12 dicembre, ore 11.00, presso la sede del 2° Circolo Didattico Scuola Primaria Giovanni XXIII di Triggiano, via San Pietro 9, alla presenza di autorità locali e scolastiche, cerimonia di consegna del Defibrillatore semiautomatico, dono della Onlus  A.M.A. Cuore Bari. L’evento vuole implementare la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari sul territorio, dall’infanzia, con il coinvolgimento di famiglia e scuola, all’ospedale, dove i volontari dell’associazione, con l’Auto Mutuo Aiuto, sono vicini alle persone ricoverate nelle Cardiologie e nelle Riabilitazioni.

Sarà Babbo Natale, Francesco Pastanella, presidente di AMA Cuore, a donare il defibrillatore alla dirigente scolastica Immacolata Abbatantuono, dopo una breve confronto “A tavola con Cuore” condotto dal Cardiologo giornalista Riccardo Guglielmi e dalla docente Simona Sisto.

«A.M.A. Cuore – riferisce il suo direttore scientifico, Riccardo Guglielmi – vuole contribuire a rendere cardio protetti quei luoghi che per l’affollamento di persone diventano spesso teatro di eventi drammatici come la morte improvvisa. Se attuate in tempo, le manovre di BLS possono attivare la catena della sopravvivenza ed evitare che un momento di gioia si trasformi in tragedia».

L’Auto Mutuo Aiuto serve a trasformare in risorsa un evento considerato, sino a pochi anni fa,  drammatico come l’infarto del miocardio. La vera prevenzione deve cominciare dall’infanzia. Famiglia e scuola hanno un ruolo importante per la correzione degli stili di vita. L’alimentazione sbagliata è un importante fattore di rischio cardiovascolare e oncologico.

redazione@corrierenazionale.net

08.12.2018

55 articolo 2018

http://www.corrierepl.it/2018/12/08/babbo-natale-di-a-m-a-cuore-a-triggiano/

 

Mai più a corto di fiato: politica assente, medici in prima linea

Specialisti da tutt’Italia per la Rete regionale dell’Ipertensione polmonare. Centri esperti a Foggia, Bari, Acquaviva delle Fonti  

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Se la cronaca è la storia della società e se la storia è maestra di vita è opportuno che il resoconto della Tavola rotonda “Mai più a corto di fiato”, inserita nel convegno Sharing Experience in PHA, Condivisione dell’esperienza nell’ipertensione polmonare, che si è tenuto al Nicolaus Hotel di Bari dal 30 novembre al 1 dicembre,  raggiunga, attraverso la corretta diffusione online della notizia, quegli amministratori pubblici, che benché invitati, non si sono presentati per sostenere  il  confronto democratico con i medici responsabili di strutture universitarie e ospedaliere che quotidianamente, con alto senso del dovere e spirito di sacrificio, sono da anni impegnati per rendere appieno operativa la Rete regionale per l’ipertensione polmonare, patologia apparentemente rara che, se non diagnosticata precocemente  e trattata correttamente, porta a morte chi ne è colpito nell’arco di 5 anni.  Il confronto serrato, condotto da un cardiologo giornalista, al quale ha partecipato Stefano Favale, Onofrio Resta, Marco Ciccone, Rocco Lagioia, Angelo Vacca, Donato Lacedonia, Daniele Brunetti e dal pubblico Giuseppe Galgano e Maria Aliani, ha trasmesso il messaggio che i Centri esperti, Foggia, Bari, Acquaviva delle Fonti, diventino presto nodi di una rete che sappia intercettare, identificare, prendere in carico la persona affetta da una malattia dai gravi disagi, stratificando e agevolando percorsi diagnostici, assistenziali e terapeutici.  Nel Policlinico di Bari esistono le competenze professionali per pensare a trattamenti avanzati come trapianto di polmone, alta diagnostica, ricerca (genetica e immunitaria), ma è necessaria una ferma volontà politica che indirizzi i flussi finanziari alle istituzioni pubbliche che fanno seria ricerca e valida assistenza. Investimenti reali, per la comunità e non per pochi privilegiati, capaci di soddisfare i bisogni di salute che noi tutti, utenti del Servizio sanitario richiediamo. Sono progetti che offrono prospettive di crescita e sviluppo a lungo termine e per questo poco amate dagli amministratori che preferiscono quelle immediate, sicuramente più efficaci a fini elettoralistici.  Formare medici, tecnici, infermieri, psicologi e terapisti significa creare posti di lavoro per un’economia di sviluppo reale non virtuale. «E’ di grande rilievo per la nostra Puglia – ha commentato Angelo Vacca, Prorettore UNIBA e direttore Medicina interna “Baccelli” A.O.U. Policlinico di Bari – la presenza di Centri ospedalieri e universitari in rete per la diagnosi e la cura dei pazienti con ipertensione polmonare» . E’ emersa dalla tavola rotonda una convergenza d’intenti tra le diverse istituzioni, Ospedale, Università e le differenti specialità, cardiologia, pneumologia e medicina interna, per rendere i Centri esperti della nostra regione nodi di una rete che in definitiva deve provvedere all’aumento della quantità e qualità di vita della persona che soffre. Fondamentale, anche per ridurre le spese, sarà l’integrazione con il territorio e l’assistenza domiciliare, homecare, telemedicina e caregiver. Un grido di allarme si è elevato dai medici che vogliono essere protagonisti non comparse, ascoltati dagli amministratori e che non  accettano di essere considerati responsabili delle inefficienze del servizio sanitario regionale che non prova a essere vicino agli utenti, ma che, al contrario, dimostra volontà punitive o coercitive verso gli operatori come per la vicenda delle liste di attesa e l’attività intramoenia.   Con la speranza che la Rete regionale dell’ipertensione polmonare copra il sud della Puglia, la tavola rotonda, ha terminato il convegno, realizzato da Carlo D’Agostino, direttore della cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari, con la formula dell’interattività e della condivisione. E’ stato un evento formativo, ricco di contenuti e proposte operative per l’alto profilo scientifico e professionale dei docenti, Dore, Ghio, D’Armini, Vizza, giunti da tutt’Italia.

http://www.corrierepl.it/2018/12/02/mai-piu-a-corto-di-fiato-politica-assente-medici-in-prima-linea/

http://www.corrierenazionale.net/2018/12/02/mai-piu-a-corto-di-fiato-politica-assente-medici-in-prima-linea/

 

Affanno, fame d’aria e stanchezza

La diagnosi precoce d’ipertensione polmonare ti salva la vita

Pronta la rete pugliese per “Mai più a corto di fiato”

ipertensione polmonare

Di Riccardo Guglielmi

Bari – Venerdì 30, inizio ore 14 e sabato 1 dicembre, nella sede del Nicolaus Hotel, si svolgerà un importante convegno scientifico nazionale dal titolo “Sharing Experience in PHA”, Condivisione dell’esperienza nell’ipertensione polmonare, patologia apparentemente rara, caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna nelle arterie dei polmoni, che colpisce oltre 3mila persone in Italia. Malattia dalla prognosi severa e invalidante, che, se non identificata subito e correttamente trattata, porta a morte in 5 anni. E’ un evento innovativo e multidisciplinare per la medicina italiana che ha l’obiettivo di identificare la PHA e accorciare i tempi di diagnosi, grazie al contributo di una task force di esperti ,tra cui, Arcadipane, D’Alto, D’Armini, Ghio e Vizza, che condivideranno esperienze e competenze con i medici pugliesi.  E’ l’affanno, la sensazione di mancanza d’aria, che spinge chi soffre a consultare il proprio Medico di medicina generale e il cardiologo. Sono queste le prime figure professionali che possono intercettare e tramite i Centri esperti eseguire una corretta diagnosi identificativa.

«L’ipertensione polmonare – commenta Carlo D’Agostino, responsabile scientifico dell’evento e direttore della Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari- è una condizione emodinamica frequente, idiopatica o associata a malattie sistemiche come la sclerodermia e l’infezione dell’HIV, che richiede diagnosi precoce e trattamento terapeutico appropriato. L’obiettivo dell’evento è costruire una rete seguendo un modello integrato di condivisione tra i Centri esperti, Università, territorio e amministratori pubblici».

Due intensi giorni di lavoro articolato su 8 tavoli dove gli esperti si confronteranno su percorsi clinici diagnostici gestionali, ricerca e farmaci.  L’esperienza dei cardiologi pugliesi, che vantano il modello di efficienza ed efficacia della rete per infarto e scompenso, il confronto plurispecialistico, permetteranno di realizzare una rete regionale che, attraverso il collegamento con i Centri esperti, intercetti e metta al centro la persona malata. La rete deve ridurre il ritardo diagnostico, ora di 2 anni, anche se una ragazza in Sardegna ha aspettato 8 anni per la diagnosi, deve garantire percorsi facilitati per ridurre i disagi che la patologia comporta, anche per i familiari, e migliorare la qualità e quantità di vita. Sabato il convegno terminerà con la tavola rotonda, condotta da un cardiologo giornalista che, seguendo lo slogan delle associazioni dei malati di PHA “Mai più a corto di fiato”, permetterà alle figure istituzionali della Regione Puglia, Attolini e Stella, dell’Università, Ciccone, Favale, Resta e Vacca per Bari, Brunetti e Foschino per Foggia, e di Lagioia per la Riabilitazione cardiovascolare ICS di Cassano Murge, di confrontarsi  sull’integrazione Centri esperti – territorio, su come formare gli operatori e garantire presidi  terapeutici, costosi sì ma indispensabili per migliorare prognosi e ridurre disagi.

L’evento ha valore formativo per medici e le professioni sanitarie. Provider e segreteria organizzativa: Meeting Planner Srl

Bari 28.11.2018

53 articolo 2018

http://www.corrierepl.it/2018/11/28/la-diagnosi-precoce-dipertensione-polmonare-ti-salva-la-vita/

http://www.corrierenazionale.net/2018/11/28/affanno-fame-daria-e-stanchezza/