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Regole e consuetudini del cuore

Ordinamenta et consuetudo cordis

Regole e consuetudini del cuore

Dalla tradizione marinara alla medicina di sistema

TRANI – La parola è diventata farmaco il 18 aprile, dove una task force composta da cardiologi, cardiochirurghi, psicoterapeuti e infermieri dalle ore 8.30, presso “San Paolo al Convento”, ha fatto il punto sulle tecnologie avanzate, sulle terapie farmacologiche e sui nuovi percorsi gestionali nella lotta alle malattie cardiovascolari. La novità dell’evento sta proprio nel titolo: Ordinamenta et consuetudo cordis. Gli organizzatori, Minervini, Turturo e Valenti, hanno saputo cogliere le analogie tra gli statuti del mare regolanti la navigazione commerciale della marineria di Trani sin dal 1063, con gli attuali diritti e doveri del medico, il capitano e dell’assistito, il passeggero. Il convegno inizia con una breve storia, esposta da Barone, della Cardiologia Ospedaliera dell’Ospedale di Andria. A seguire i lavori congressuali si sono concentrati sulla Cardiologia interventista e sul parere degli esperti che hanno saputo fornire soluzioni e risposte secondo le ultime novità terapeutiche e diagnostiche. Violini parte dal cateterismo cardiaco e arriva alle moderne procedure di rivascolarizzazione, mentre Contegiacomo mostra l’esperienza personale nel trattamento della valvulopatia mitralica e aortica con l’impianto di dispositivi percutanei, TAVI e Mitral clip, quando le cattive condizioni cliniche non consentono la chirurgia tradizione. La validità del by-pass aortocoronarico, procedura difficilmente rottamabile, è sottolineata da Mazzei e Labriola, specialmente nel paziente ad alto rischio, diabetico o intollerante alla terapia antiaggregante. Secondo Di Donna il rapporto infiammazione aterosclerosi si va sempre più consolidando nella genesi dell’aterosclerosi. Lo squilibrio dell’assetto lipidico e l’aumento dell’acido arachidonico, potente mediatore infiammatorio, hanno un ruolo importante nel bilancio dello stress ossidativo. Nel futuro l’analisi della dinamica delle membrane cellulari, lipidomica, permetterà di valutare lo stress ossidativo degli acidi grassi e correggere con diete appropriate lo squilibrio lipidico. Nella seconda parte della mattinata la Medicina dei sistemi, novità per molti partecipanti, è stata protagonista. «La visione della complessità della patologia cardiovascolare –secondo Pristipino– va oltre l’Heart team tradizionale con cardiologi e cardiochirurghi. E’ auspicabile l’intervento di nuove figure professionali, genetisti, psicologi e sociologi che dovranno creare nuovi paradigmi». Nel futuro partendo dalla cellula e dall’organo si dovrà arrivare al sistema individuo inserito nella società e nell’ambiente. Obiettivo della Medicina dei sistemi è integrare la complessità e la molteplicità di dati medici/biologici rilevati dalla ricerca al fine di consentire la comprensione dei meccanismi fisiopatologici, della prognosi, della diagnosi e del trattamento di ciascuna malattia. All’utente bisogna saper dare risposte semplici e pratiche e in questa sessione è stato affrontato l’aspetto psicologico del paziente che ritorna a casa dopo evento cardiologico acuto. Certo quando il cuore soffre, il cervello ne risente e si crea un circuito che persiste e s’ingigantisce. «Stress acuto e cronico -secondo la dott.ssaRoscella, psicoterapeuta– sono equivalenti di fattori di rischio coronarico. I fattori psicosociali sono al terzo posto, dopo ipercolesterolemia e ipertensione nella genesi della cardiopatia coronarica». Al paziente bisogna saper fornire gli elementi per imparare ad affrontare in termini scientifici queste problematiche. In quest’otticaGiovanna Lupis ha esposto i vantaggi della terapia del mutuo aiuto psicologico in corso presso la Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari: il gruppo infonde serenità, stimola il benessere interiore e il sorriso. Quest’aspetto, coordinato da Nando De Muro, rientra nelle iniziative di sostegno emotivo-relazionale e di sensibilizzazione alla prevenzione secondaria che le donne e gli uomini dell’associazione di volontariato AMA Cuore Bari stanno portando avanti con passione, sacrificio e altruismo. La parola che cura diventa una nuova arma nella lotta alle malattie cardiovascolari. La patologia si trasforma in risorsa per iniziare un nuovo percorso di vita. Questa è la filosofia dell’auto mutuo soccorso messa in atto dal volontariato che sa creare buona medicina integrandosi con il Sistema sanitario pubblico senza addebiti di spesa. Ben integrato nella cardiologia di sistema l’intervento di Nicola Signore, il responsabile dell’emodinamica della Cardiologia ospedaliera del Policlinico barese, che ha elencato gli effetti benefici del vino e quello pugliese è ben indicato, anche in quelle nazioni dove è maggiore il consumo di grassi saturi, vedi paradosso francese. Nel pomeriggio sessione infermieristica e modulo interattivo tra pubblico ed esperti, D’Agostino, Marchese, Vulpis su fibrillazione atriale, riabilitazione, scompenso e ipertensione arteriosa. E per finire nel rispetto dell’accostamento con la marineria locale, convegno paragonabile a una regata di imbarcazioni con il gran pavese issato ed equipaggio in coperta.

Bari, 23 aprile 2014

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