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Endocardite Batterica Evento a Bari

La gestione multidisciplinare tra territorio e ospedale Evento a Bari il 10 ottobre 2025

Un appuntamento imperdibile per la comunità medica

Venerdì 10 ottobre, si è tenuto presso l’Hotel Excelsior di Bari l’evento scientifico “Endocardite Batterica – La gestione multidisciplinare tra territorio e ospedale”, organizzato dal Mater Dei Hospital di Bari. I lavori sono iniziati con il saluto istituzionale di Francesco Mezzadri, Direttore Sanitario di Mater Dei Hospital, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra territorio e ospedale nella gestione delle patologie complesse. L’iniziativa ha visto come Presidente Sabino Iliceto e una Direzione del Corso guidata da Sergio Maria Caparrotti (a cui va un plauso speciale per l’impegno e la visione nell’organizzazione), insieme a Giuseppe Columbo, Daniele Maselli e Vincenzo Pestrichella. È stata un’occasione unica per approfondire una patologia subdola ma in forte recrudescenza, che rappresenta oggi una delle principali sfide cliniche per mortalità e impatto sui costi sanitari.

Un approccio moderno: Endocarditis Team e Taylored Approach

L’evento è nato dalla consapevolezza che la gestione dell’endocardite batterica richiede una vera collaborazione tra territorio e ospedale. Grazie ai progressi nelle tecniche diagnostiche e terapeutiche, è ormai possibile adottare un “Taylored Approach”, personalizzando la cura del paziente e seguendo le ultime linee guida ESC/ESCTS. Il cuore di questo percorso è stato l’Endocarditis Team, un gruppo multidisciplinare che ha messo insieme competenze diverse per garantire la miglior assistenza possibile.

Il programma: focus su innovazione, prevenzione e messaggi chiari per tutti

La giornata ha visto sessioni dedicate a epidemiologia, prevenzione, diagnosi e terapia, con interventi di esperti su temi come:

  • Epidemiologia e prevenzione: importanza del territorio e dell’educazione, dati dai registri europei.
    • Particolarmente significativa la relazione di Gaetano Buta, Cardiologo Ambulatoriale ASL BA, che ha sottolineato quanto sia centrale l’aspetto educazionale nella prevenzione dell’endocardite. Come ha evidenziato: «Ogni infezione virale è una chiave di accesso/ingresso per i diversi patogeni nell’uomo, specialmente se sussistono fragilità o patologie croniche. Con le vaccinazioni, scongiurando le infezioni, facciamo anche prevenzione»
    • Altrettanto chiaro ed efficace il messaggio di Paolo Colonna, direttore della Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari, che ha risposto alla domanda sul rischio di endocardite nei dati del registro europeo: «Abbiamo osservato che la presenza di cardiopatie complesse, patologie valvolari e presenza di protesi o pacemaker aumentano il rischio. Questi soggetti devono evitare tecniche che facilitano infezioni come tatuaggi o piercing, oppure utilizzare antibiotici prima della cure odontoiatriche compresa l’igiene dentale».
  • Work-up diagnostico: imaging ecocardiografico e non, anatomia patologica, confronto tra clinica e strumentale;
  • Soluzioni terapeutiche: farmaci, TAVI, gestione delle endocarditi da device, alternative non chirurgiche;
  • Chirurgia: timing, scelta dei materiali, tecniche riparative, gestione dei casi complessi e pediatrici;
  • Approcci integrati: focus sul protocollo “Mater Dei”, ottimizzazione delle risorse SSN e tavola rotonda sull’Endocarditis Team.

Inoltre, l’evento è stato accreditato ECM (9 crediti) e aperto a varie figure professionali: cardiologi, cardiochirurghi, internisti, infettivologi, anestesisti, infermieri e tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria.

L’esperienza diretta fa la differenza

Come sottolineato nell’intervista agli organizzatori, la vera forza di questo evento è stata la condivisione di esperienze concrete: la gestione multidisciplinare, il ruolo chiave del territorio e la centralità dei centri di eccellenza cardiochirurgica sono elementi cruciali per migliorare diagnosi e outcome dei pazienti. Solo unendo le forze e puntando su qualità e collaborazione si può davvero fare la differenza nella lotta all’endocardite batterica.

Per chi volesse approfondire l’argomento rimandiamo all’intervista al prof. Sergio Caparrotti

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Redazione Corriere Nazionale

Riccardo Guglielmi Giornalista Scientifico 

Il Cuore del Futuro

IA e Pacemaker Wireless

Dai digital twin ai dispositivi senza fili, la cardiologia digitale rivoluziona diagnosi, terapie e sicurezza del paziente

Negli ultimi anni, la cardiologia digitale sta vivendo una vera e propria rivoluzione. L’Intelligenza Artificiale (IA) e le tecnologie digitali avanzate stanno trasformando radicalmente il modo in cui si diagnosticano, trattano e monitorano le patologie cardiovascolari. Oggi, strumenti all’avanguardia come i digital twin, i sistemi predittivi intraoperatori e i pacemaker wireless stanno già entrando nella pratica clinica, offrendo nuove prospettive per la personalizzazione delle cure e la prevenzione delle complicanze.

I “Gemelli Digitali” per una Diagnosi su Misura

Una delle innovazioni più affascinanti sono i digital twin, modelli matematici che replicano fedelmente l’attività elettrica del cuore.

Questi “gemelli digitali” vengono creati a partire da dati clinici individuali del paziente, come ECG e immagini diagnostiche, e sono potenziati da sofisticati algoritmi di machine learning.

  • Lo studio: Una ricerca pubblicata su Nature Cardiovascular Research ha, ad esempio, creato oltre 3.800 repliche virtuali del cuore. Questo ha permesso di analizzare in modo dettagliato l’impatto di variabili come età, sesso e stile di vita sull’elettrofisiologia cardiaca.
  • Il risultato: La possibilità di simulare virtualmente l’organo apre le porte a diagnosi molto più accurate e, soprattutto, a terapie letteralmente su misura, testate sul modello prima di essere applicate al paziente reale.

L’IA nella Pratica Clinica Italiana

Anche in Italia, la ricerca e la pratica clinica sono all’avanguardia in questo campo.

Precisione a Pavia: la Sindrome del QT Lungo

L’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia è un punto di riferimento nello sviluppo di modelli computazionali per la stratificazione del rischio clinico. Qui, gli esperti utilizzano l’analisi dei big data per:

  • Creare algoritmi predittivi specifici, come quelli per la sindrome del QT lungo (una grave patologia aritmica).
  • Personalizzare il follow-up e avvicinare la pratica clinica alla vera cardiologia di precisione.

Sicurezza a Roma: l’IA in Sala Operatoria

L’IA non è solo diagnostica, ma è un vero e proprio angelo custode in sala operatoria. Al Policlinico Gemelli di Roma, i sistemi di monitoraggio avanzati che integrano algoritmi predittivi hanno dimostrato la loro efficacia. L’uso di questi strumenti ha permesso di ridurre del 65% gli eventi critici che possono verificarsi durante interventi delicati come quelli per l’aneurisma, migliorando drasticamente la sicurezza per il paziente.

La Rivoluzione dei Pacemaker Wireless

Un altro capitolo cruciale della cardiologia digitale riguarda i pacemaker senza fili. Questi dispositivi rappresentano una delle frontiere più innovative nella terapia delle bradiaritmie.

Si tratta di stimolatori miniaturizzati, impiantati direttamente all’interno del cuore, che eliminano completamente la necessità di fili (elettrocateteri) che collegano il dispositivo al muscolo cardiaco.

I vantaggi sono significativi:

  • Riduzione del rischio: Diminuiscono in modo drastico il rischio di infezioni e complicanze legate agli elettrocateteri tradizionali.
  • Maggiore durata: Spesso offrono una maggiore durata della batteria.
  • Stimolazione naturale: Le nuove generazioni includono funzioni “intelligenti” che permettono una stimolazione più naturale e adattabile al ritmo cardiaco del paziente.

Ospedali come il Santa Maria delle Croci di Ravenna stanno già adottando questi dispositivi di ultima generazione, cambiandola vita di molti pazienti che necessitano di una stimolazione cardiaca affidabile e meno invasiva.

Il futuro della cardiologia digitale è qui. L’integrazione tra IA, digital twin e dispositivi wireless sta ridefinendo il ruolo del cardiologo, che oggi diventa sempre più un interprete dei dati e un gestore di tecnologia avanzata. L’obiettivo finale è chiaro: far camminare insieme innovazione e umanità, per una medicina cardiovascolare più sicura, precisa e personalizzata, con il paziente finalmente al centro.

https://www.corrierenazionale.net/2025/10/07/il-cuore-del-futuro/

 

Scompenso Cardiaco Medicina di Precisione

Giornata mondiale del Cuore questa mattina nel Policlinico di Bari

Cardiologi, internisti, nefrologi e pneumologi per una gestione integrata dello scompenso cardiaco

 Le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte in Italia, con il 35,8% dei decessi e un impatto enorme sui ricoveri ospedalieri. Per questo la prevenzione, la diagnosi precoce e la collaborazione tra ospedale e territorio sono stati i temi centrali dell’incontro di oggi. Il dott. Giuseppe Cascella ha aperto il convegno con il saluto del Comune di Bari.

Università e territorio Ponte armonico contro lo scompenso cardiaco

Il congresso, presieduto dal prof. Marco Matteo Ciccone, direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università di Bari, è stato caratterizzato da una sua Lectio Magistralis. Un “Ponte armonico” per rafforzare il dialogo tra specialisti universitari, medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali. A guidare i lavori Riccardo Guglielmi, cardiologo e divulgatore scientifico.

Tra i relatori, esperti impegnati ogni giorno nella sanità territoriale: il cardiologo Luigi Carella (ASL Bari), l’endocrinologa Vincenza Delmonte (ASL Taranto), il nefrologo Alessandro Mascolo e lo pneumologo Enrico Buonamico (Università di Bari), insieme al medico di medicina generale dott. Giuseppe Cascella, anche in rappresentanza del Comune di Bari.

Formazione, medicina di precisione e musica per chiudere la giornata

Il congresso ha offerto strumenti pratici a medici di tutte le specialità, dai giovani in formazione a internisti, geriatri, endocrinologi, pneumologi, nefrologi e cardiologi, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle patologie croniche e ridurre i ricoveri. In chiusura, la Lectio Magistralis del prof. Salvatore Scacco sulle nuove frontiere della medicina di precisione. Presente il “maestro” dei Cardiologi della Puglia, il prof. Paolo Rizzon e la delegazione di AMA CUORE Bari ODV

A rendere speciale la giornata Una esibizione musicale. Il prof. Luciano Damiani ha diretto gli studenti della classe di chitarra dell’Istituto Comprensivo “De Amicis – D. Alighieri” di Modugno

Medicina e Innovazione Formazione Medica

A Bari due giorni dedicati alla formazione del futuro

Due giornate intense, ricche di idee e confronto, hanno animato la settima edizione della Formazione Continua Post Laurea ai tempi dell’Intelligenza Artificiale, che si è tenuta a Bari il 19 e 20 settembre presso l’Hotel Excelsior. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Medici, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e accademiche, tra cui il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il Vice Presidente dell’Ordine dei Medici, Francesco Lavalle, che ha introdotto i lavori.

IMMAGINE Approfondimento

Nella prima giornata, Flippo Anelli, presidente nazionale FNOMCEO e dell’Ordine di Bari, ha sottolineato il valore e l’autorevolezza del ruolo del medico oggi. Si è discusso anche della recente riforma dell’accesso alle facoltà di Medicina, che abolisce il numero chiuso: una svolta che apre nuove opportunità, ma anche interrogativi su qualità e selezione. Grande attenzione è stata data alle nuove tecnologie – telemedicina, robotica, digitalizzazione dei dati – che stanno già cambiando la professione medica. Particolarmente apprezzato l’intervento di Giacomo Gensini (CEO di Nume Plus), che ha mostrato come realtà aumentata, virtuale e metaverso stiano diventando strumenti fondamentali per la formazione dei giovani medici.

La seconda giornata è stata dedicata al progetto della “curvatura biomedica” nelle scuole superiori: un percorso che aiuta gli studenti a scoprire e sviluppare il proprio talento per le discipline mediche. Dal 2011, molti medici si dedicano volontariamente a lezioni ed esercitazioni aggiuntive con i ragazzi degli ultimi anni delle superiori, preparando così i futuri professionisti della salute. L’obiettivo ora è trasformare questa esperienza in un vero e proprio liceo biomedico, capace di formare al meglio le nuove generazioni che desiderano intraprendere la carriera medica.

L’evento si è concluso con una tavola rotonda moderata da Franco Lavalle, con la partecipazione di rappresentanti politici, scolastici e universitari. Il messaggio finale è chiaro: la formazione del medico del futuro parte già dai banchi di scuola e continua per tutta la vita, tra sfide, passione e tanta voglia di migliorare la salute di tutti.

Formazione del Futuro

Obesità: parte da Roma la sfida a tavola e a scuola

 Successo la sera del 2 luglio  al Castello di Tor Crescenza per “Farma & Wellness: La salute nasce a tavola”, l’evento organizzato dall’Ordine dei Farmacisti di Roma che ha riunito professionisti, istituzioni e cittadini per riflettere sull’importanza dell’alimentazione nella prevenzione e nel benessere.

Castello Tor Crescenza

A partire dalle 20:00, la splendida cornice del Castello ha fatto da sfondo a un confronto vivace e partecipato, dove il dialogo tra farmacisti, esperti e pubblico è stato il vero protagonista. Tra le autorità presenti spiccavano il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, il presidente della Società Italiana di Cardiologia, Pasquale Perrone Filardi, e il Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari.

Durante la serata, il sottosegretario Gemmato ha annunciato l’avvio imminente nella regione Lazio di un innovativo progetto di sportello di educazione nutrizionale, pensato nell’ambito della lotta all’obesità — una vera e propria patologia epidemica, riconosciuta come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e oncologiche, con altissimi costi sociali e assistenziali. L’iniziativa, destinata a essere estesa presto in tutta Italia, punta a sensibilizzare e supportare la popolazione sul tema della corretta alimentazione, con particolare attenzione al mondo della scuola: in Italia, infatti, un bambino su quattro è obeso o in sovrappeso, e la prevenzione deve necessariamente partire dai banchi di scuola.

Francesco GEMMATO

Al sottosegretario Gemmato va inoltre riconosciuto il recente merito di aver esentato i medici dall’obbligo della compilazione degli odiosi piani terapeutici per la prescrizione degli innovativi farmaci della famiglia delle glifozine per i pazienti diabetici. Questi farmaci rappresentano un importante presidio terapeutico per la gestione dello scompenso cardiaco e per la protezione renale, semplificando così il lavoro quotidiano dei medici e migliorando l’accesso alle terapie più efficaci per i pazienti.

Sul palco, tra i relatori farmacisti, si sono distinti Vladimiro Geco e Francesco Russo, che hanno condiviso le ultime evidenze scientifiche e le migliori pratiche per promuovere uno stile di vita sano a partire dalla tavola. L’iniziativa, promossa anche da FuturPharma, ha sottolineato il ruolo centrale della prevenzione e della corretta informazione, coinvolgendo attivamente i partecipanti in una conversazione aperta e interattiva.

L’evento, gratuito ma su invito, ha confermato quanto la collaborazione tra professionisti e istituzioni sia fondamentale per diffondere una vera cultura della salute, puntando su educazione e consapevolezza alimentare.

Guglielmi & Amici Master 3 luglio

Riccardo Guglielmi Giornalista Scientifico

Redazione Corriere Nazionale

https://www.corrierenazionale.net/2025/07/04/obesita-parte-da-roma-la-sfida-a-tavola-e-a-scuola/