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Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà di Bari

Intervista ad Antonio Tota medico responsabile dell’evento

Di Riccardo Guglielmi

sport center Vivivitta 2

Domenica 15 aprile i media hanno divulgato la notizia che nella sostanza può essere così riassunta: “I soccorritori di un partecipante a Vivicittà, colto da infarto, non avevano saputo usare il defibrillatore”. L’emozione del momento forse prende la mano del giornalista ma l’etica e la correttezza professionale, pilastri dell’informazione, diventano i motori propulsivi che spingono a indagine e verifica. I nostri lettori meritano la verità su un episodio che potrebbe mettere in cattiva luce tutto lo staff organizzativo di una consolidata manifestazione che ha per obiettivo implementare lo sport come mezzo sociale di aggregazione e prevenzione in un clima di festa e gioia. Le prime testimonianze giungono dagli stessi partecipanti alla gara che hanno visto arrivare quasi immediatamente l’ambulanza di primo soccorso.

Antonio Tota,  cardiologo di lungo corso in servizio presso la Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari, runner per passione –nella foto-, un passato di ufficiale medico del San Marco, da 3 anni medico responsabile dell’organizzazione sanitaria dell’evento, in collaborazione con l’associazione di volontariato Nodiss di Bari, è stato da noi raggiunto e intervistato.

Tota

Sono state mosse critiche al modo di soccorso dell’atleta colto da malore. Che cosa può dirci     

«La sequenza della tempistica è molto chiara. Pochi minuti dopo la partenza, ore 10.30, malore e caduta al suolo del runner, chiamata al centro medico  da parte dei vigili urbani, invio e arrivo dell’ambulanza medicalizzata dopo 2 minuti. Inizio immediato delle manovre rianimatorie, posizione delle piastre del defibrillatore e avvio della catena della sopravvivenza, ore 10.37 con chiamata al 118»

La chiamata al 118 è stata interpretata come incapacità degli operatori del primo soccorso a non saper usare il defibrillatore

«Niente di più inesatto perché tutte le Unità Operative, da quella fissa di coordinamento e primo intervento localizzata nei pressi della partenza della gara in Via Luigi Einaudi, alle altre 5 mobili (1 al seguito della gara e le altre 4 ferme in punti strategici del percorso), oltre ai comuni mezzi di soccorso, cannule, defibrillatore, respiratori e farmaci, hanno a bordo personale medico, infermieristico e tecnico sanitario esperto, con grandi competenze di rianimazione cardiopolmonare, BLSD »

Ma allora perché tutta questa polemica

«Il personale presente sulle unità mobili è deputato al triage e alla stabilizzazione degli atleti. I codici bianchi e verdi sono gestiti autonomamente dal personale sanitario della gara, mentre i codici gialli e rossi sono trattati dal 118 che provvederà al trasporto sanitario e al ricovero in ambiente idoneo; il tutto secondo protocollo»

Noi abbiamo acquisito il protocollo del “Piano sanitario per la manifestazione Vivicittà” e riteniamo corretta la presa in carico del paziente e l’affidamento del trasporto a Unità del 118. L’osservanza della procedura permette di non distogliere uomini e mezzi dal compito istituzionale del soccorso gara. Un esempio di buona sanità che ha permesso di salvare vita a un atleta colpito da arresto cardiaco. Il corridore dopo gli shock elettrici erogati dal defibrillatore semiautomatico e le manovre rianimatorie effettuate dall’Unità mobile di soccorso, è stato ricoverato nella sala rossa del Policlinico di Bari e fatta diagnosi di Infarto miocardico, trasferito nella Cardiologia Ospedaliera dove è attualmente ricoverato per il proseguimento delle cure. I soccorsi in definitiva sono stati efficienti, efficaci e non dovrà mancare ammirazione all’attività prestata da tutti gli operatori della sicurezza sanitaria di Vivicittà.

L’arresto cardiaco e la morte improvvisa sono evenienze nello sport agonistico e amatoriale che riempiono sempre più frequentemente le pagine dei media. Malattie non facilmente diagnosticabili, ricerca affannosa di facilitazioni nel rilascio delle certificazioni e superficialità nel non voler sottoporsi a controlli, sono spesso le cause che trasformano in tragedia momenti di gioia e festa. La legislazione italiana prevede il giudizio d’idoneità per il rilascio della certificazione sportiva. Devono essere rispettati indagini diagnostiche e protocolli specifici per fascia di età, tipo di attività sportiva (agonistica e non) e specificità di sport. Le certificazioni agonistiche, già disciplinate dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, devono essere rilasciate dai medici specialisti in Medicina dello sport che operano in sinergia con cardiologi esperti. L’expertise, cioè la scrupolosa professionalità e competenza dei medici certificatori, l’esecuzione precisa dei protocolli e dei percorsi diagnostici e i corretti stili di vita permettano che si compia sport per tutti e in sicurezza.

Bari 21.04.2018

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Sicurezza nelle gare: la verità sul runner colpito da infarto nella Vivicittà a Bari

http://www.corrierenazionale.net/2018/04/21/sicurezza-nelle-gare-la-verita-sul-runner-colpito-da-infarto-nella-vivicitta-di-bari/

Il punto sulle Cure Primarie

Medici a congresso per difendere il diritto alla salute

Le malattie croniche aumentano, le risorse diminuiscono

contursi cure primarie

 BARI – Medici di Medicina generale, MMG,  e specialisti da giovedì 22, inizio ore 13.30, a sabato 24, presso Villa Romanazzi Carducci, si riuniscono nel 6° Congresso nazionale della Società italiana delle cure primarie, SIICP. Le malattie croniche, vera epidemia nei paesi occidentali, aumentano, le risorse pubbliche diminuiscono, fasce sempre più larghe di popolazione non accedono alle cure per difficoltà economiche. I medici denunziano che è a rischio il diritto alla salute.

«E’ in corso una grave crisi di sistema – afferma Enzo Contursi, Past president SIICP – e l’aumento crescente di burocrazia svuota di autonomia la professione medica e riduce il tempo da dedicare all’assistenza e all’umanizzazione delle cure». Le cure primarie si basano su principi di estensività, equità, facilità d’accesso e prossimità ai luoghi di vita dei cittadini.  Se la medicina ospedaliera s’identifica nell’attesa, le cure primarie devono avvicinarsi al paradigma dell’iniziativa, promozione attiva della salute e rafforzamento di tutte quelle risorse, autocura, coinvolgimento delle famiglie e del sociale per meglio affrontare le sfide della cronicità e della disabilità. Da una relazione d’autorità medico paziente si passa a condivisione d’informazioni e decisioni per meglio affrontare le indagini diagnostiche e rendere efficaci le cure.

Tra i relatori e docenti si segnala Filippo Anelli, Presidente Nazionale Fnomceo, Loreto Gesualdo e Antonio Moschetta, rispettivamente Presidenti della Scuola di Medicina e del Corso di laurea Medicina e chirurgia di UNIBA, Claudio Ferri Presidente SIIA, Gianfranco Sinagra Ordinario di Cardiologia dell’Università di Trieste, Leonardo Fabbri Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Medicina Interna dell’Università di Ferrara, Giulio Tarro Primario Emerito dell’Azienda Ospedaliera “D. Cotugno” di Napoli.

Oggi i MMG hanno in carico fasce di anziani con diabete, malattie cardiovascolari, degenerative, oncologiche. Devano saper affrontare le cure palliative, i nuovi percorsi clinici e diagnostici e diventare esperti delle diagnostiche di primo livello che, se attuate nei lori ambulatori, potrebbero contribuire a risolvere il problema delle lunghe liste d’attesa. Il congresso è organizzato in sessioni plenarie e simposi di area clinica; prevista venerdì 23, ore 16, una sessione dell’area psicologica per affrontare i disturbi del comportamento e la sessualità nella terza età.  Ai giovani medici è riservata un’area poster e comunicazioni brevi. Una borsa di studio sarà assegnata ai corsisti che abbiano terminato la formazione in Medicina generale. L’evento ha valore formativo per medici e per le professioni sanitarie.

Segreteria organizzativa: c.labmeeting tel.0805061372

http://www.polisnotizie.it/2018/03/19/le-malattie-croniche-aumentano-le-risorse-diminuiscono/

La morte di Davide Astori

Lutto nel mondo dello sport – Valutazioni diagnostiche e medico legali

Foto Web Davide Astori

Foto Web Davide Astori

 Davide Astori, calciatore della Nazionale e capitano della Fiorentina è stato rinvenuto senza vita nell’albergo di Udine che ospitava la squadra toscana prima della partita del 27º turno di Serie A.

La morte improvvisa di un giovane atleta rappresenta un’eventualità imprevedibile, improvvisa, la cui origine, specie nelle prime ore, non può essere accettata e sfugge a qualsiasi logica. Un atleta professionista, un giocatore di una squadra di serie A è super controllato sul piano medico ed è difficile pensare a una causa secondaria a una patologia cardiovascolare sfuggita ai numerosi e doverosi controlli. Oggi è il momento del cordoglio e del pianto. Dobbiamo sentirci uniti alla famiglia, alla squadra e a tutti quelli che praticano sport a qualsiasi livello, agonistico, amatoriale, ludico ricreativo.

Davide Astori e tutti i calciatori della Fiorentina martedì scorso si erano sottoposti a controlli routinari presso l’Istituto di Medicina dello Sport di Careggi diretto da Giorgio Galati; nessuna alterazione dopo l’esecuzione di elettrocardiogramma da sforzo ed ecocardiogramma. Le cause di morte improvvisa sono tante, da quelle cardiache alle malformazioni cerebrali, aneurismi di cui tutti potrebbero essere portatori che all’improvviso si rompono e provocano emorragie intracerebrali. Tra le altre cause in conseguenza di affezioni del sistema nervoso centrale, si possono annoverare tra le cause principali, emorragie leptomenigee da rotture di aneurismi del circolo di Willis ed emorragie cerebrali, cerebellari e pontobulbari.

L’arresto cardiaco è secondario a fibrillazione o a tachicardia ventricolare per malformazioni cardiache congenite, prolasso della mitrale, anomalie delle coronarie, displasia ventricolare e canalopatie. Non mancano tra le cause le patologie infiammatorie, miocardite o endocardite, infezione del muscolo o delle valvole. La morte bianca nel sonno spesso è considerata “sine materia”, forse attribuibile ad alterazioni della biochimica e dell’elettrofisiologia delle cellule cardiache, malattie dei canali di origine genetica e difficilmente svelabili con le odierne tecniche diagnostiche. La ricerca su genetica e DNA potrà nel futuro fornire maggiori elementi.  La morte improvvisa nello sport, da adulti, è prevalentemente secondaria alla cardiopatia ischemica, infarto. Solo autopsia ed esami tossicologici potranno, forse, spiegare la causa del decesso. La decisione di sospendere e rinviare le gare del campionato di serie A e B è partita da tutti i calciatori. Dirigenti del CONI e della Lega hanno subito approvato e condiviso la proposta della base. Nello sport non bisogna mai abbassare la guardia: la morte improvvisa è sempre dietro l’angolo.

Foto WEB

Bari 04.03.2018

12 articolo 2018 http://www.corrierenazionale.net/2018/03/04/e-morto-davide-astori/

http://www.polisnotizie.it/2018/03/04/e-morto-davide-astori-lo-piange-tutto-il-mondo-dello-sport/

Valutazioni medico legali alla luce dell’autopsia 

Nel caso di Davide Astori, l’esame autoptico eseguito ieri dal Professor Carlo Moreschi, medico legale di Udine, coadiuvato dal dott. Gaetano Thiene, direttore del Centro di Patologia Vascolare dell’Università di Padova, da quanto si apprende da un noto quotidiano nazionale, avrebbe evidenziato una “causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, probabilmente su base bradiaritmica, con evidenza di congestione poliviscerale ed edema polmonare”, in definitiva una morte naturale.

La diagnosi medico-legale di “morte improvvisa” non potrà che derivare al termine di tutte le indagini circostanziali, anatomo-patologiche ed eventualmente chimico-tossicologiche.

Posto pertanto che la morte improvvisa altro non è che una morte naturale che si differenzia da ogni altro tipo di morte per il solo fatto che si verifica senza che sia identificabile una sintomatologia clinica, diagnosticamente utilizzabile, l’interesse medico-legale deriva dall’esigenza medico-forense di comprovare che la morte è dovuta a cause naturali e quindi al fine di escludere l’intervento di qualsivoglia fattore lesivo esogeno anche solo concausale.

Tratto da: http://www.studiomedicolegalebarulli.it/il-caso-di-davide-astori-capitano-della-a-c-f-fiorentina-morte-improvvisa-diagnosi-e-risvolti-medico-legali/

 

Running Heart: domenica 18 febbraio si corre per la prevenzione delle malattie cardiovascolari

Elettrocardiogrammi gratuiti con il rilascio della “Bancomheart”

AMA Cuore donerà un defibrillatore alla società sportiva che presenterà il maggior numero di iscritti

Running Heart 2018

L’appuntamento con Running  Heart, la II edizione della corsa solidale per la sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, è domenica 18 febbraio, in piazza del Ferrarese. L’evento, promosso dalla ANMCO – Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri nell’ambito della 8° campagna nazionale della Fondazione Per il Tuo Cuore e organizzato in collaborazione con la ASD BARI ROAD RUNNERS CLUB, è stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, dal presidente dell’ANMCO Puglia Massimo Grimaldi alla presenza dell’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, di Giovanni Gorgoni commissario straordinario dell’Agenzia Regionale Sanitaria  della Puglia  e di Rino Piepoli dell’ASD Bari Road Runners Club.

“Con il Villaggio del Cuore che sarà allestito già da sabato 17 febbraio – ha spiegato Grimaldi – porteremo la prevenzione in piazza, consentendo a persone che difficilmente si recano negli ospedali per un controllo, di sottoporsi ad analisi cliniche specialistiche. La prevenzione in questo campo è fondamentale perché le malattie del cuore rappresentano la prima causa di decesso in Italia. Per scoprire parecchi segni premonitori di una malattia cardiaca è sufficiente un semplice elettrocardiogramma, cui aggiungere poi l’assunzione di un corretto stile di vita. Per questo motivo quel giorno distribuiremo un opuscolo che spiegherà come adottare una corretta alimentazione e l’importanza che riveste l’attività fisica nella riduzione di malattie quali il diabete e l’ipertensione”.

Presso il “Villaggio del Cuore” in Piazza Ferrarese, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 20 di sabato 17 febbraio, sarà possibile effettuare elettrocardiogrammi gratuiti con il rilascio della “Bancomheart”, una carta personale con codice segreto, per accedere al proprio elettrocardiogramma e ai propri dati clinici in qualsiasi momento e da qualsiasi computer, smartphone o tablet. Tali dati, acquisiti e custoditi in una cassaforte virtuale chiamata “Banca del Cuore”, saranno sempre visualizzabili in caso di necessità. Infatti il confronto con un elettrocardiogramma precedente, soprattutto nei casi di dubbia interpretazione, permette una diagnosi più precisa e potrebbe salvare la vita. A tal proposito, verranno allestite quattro unità mobili, di cui tre riservate allo screening di quanti si iscriveranno alla gara.

“L’amministrazione – ha dichiarato l’assessore Petruzzelli – da sempre sostiene iniziative con l’obiettivo di favorire la diffusione tra i cittadini baresi della pratica di tutte le discipline sportive. Ma un’attenzione particolare va certamente dedicata al mondo del podismo, perché è uno sport facile da praticare e agevole per chiunque. Riteniamo infatti che correre sia una delle ultime frontiere del benessere, in definitiva una strategia intelligente per stare meglio. Tra l’altro Running heart significa correre in compagnia ma soprattutto in totale sicurezza, grazie alla possibilità per gli iscritti di controllarsi sottoponendosi a un elettrocardiogramma gratuito”.

“Due i percorsi previsti – ha continuato Rino Piepoli – il primo sulla distanza di 9,30 chilometri per la gara competitiva e non. Potranno partecipare alla competitiva solo i tesserati Fidal assoluti, amatori e master, in regola con il tesseramento 2018 e gli enti di promozione sportiva, purché in regola con le disposizioni di legge relative alla certificazione medica. L’altro percorso, invece, è ideale per quanti vogliano lanciarsi in una corsetta leggera o una passeggiata, attraverso i vicoli del centro storico”.

Per info runningheartbari.it.

Running Heart: domenica 18 febbraio si corre per la prevenzione delle malattie cardiovascolari

 GAZZETTA 11 2 18 RUNNING HEART

Video Clip di Lucio Costantini

 

 

 

Benessere e respiro consapevole

Olimpia Binetti vi insegna a mettere in armonia mente e corpo

respiro 17 febbraio

 Insert: Riccardo Guglielmi

Organizzato da ads archè-S Formazione Promozione e Salute, sabato 17 febbraio dalle ore 10 alle 13 presso la Villa dei Grecis, via Murgia 63, Bari, Olimpia Binetti, psicologa e psicoterapeutica presenterà l’evento “il Respiro, il cervello, il cuore: un incontro salutare”.

Ospiti dell’incontro Riccardo Guglielmi, cardiologo, giornalista scientifico de Il Corriere nazionale.net ed Enrico Pierangeli, neurochirurgo, entrambi con un passato di primario ospedaliero, che esporranno le basi fisiologiche e biochimiche delle interazioni tra i 3 organi.

«L’incontro vuole essere la sintesi -afferma la Binetti- tra rigore scientifico e leggerezza del pensiero. Imparare le tecniche del Respiro consapevole aumenta le difese immunitarie, attiva le connessioni cuore-cervello e influisce positivamente sullo stato mentale».

«E’ necessario abbinare-aggiunge Guglielmi- un corretto stile di vita. Recentemente è stato scoperto  un  “cervello” nell’interno del cuore che come un Wi- Fi, forse attraverso un sistema di onde radiomagnetiche, comunica con organi e apparati».  Molti si chiedono se nel cuore esiste la memoria. Molti ricercatori stanno studiando il fenomeno anche se a tutt’oggi non vi sono evidenze scientifiche. Le informazioni arrivano da quanti si sono sottoposti a trapianti d’organo in particolare di cuore.

L’uomo moderno ha perso la capacità di ascoltare la “saggezza dell’organismo” e sentire i messaggi che creano sensazioni e sentimenti.  Il respiro consapevole porta a ormeggiare i pensieri in quei porti sicuri e flessibili del nostro corpo. Il respiro alimenta la vita e, se l’organismo è in armonia,  il cuore genera l’amore, la mente  infonde leggerezza alle azioni e alle opere. Leggerezza del pensiero  non è superficialità ma è planare sulle cose dall’alto per non aver macigni sul cuore.

Anche in quest’incontro la dott.ssa Binetti coinvolgerà il pubblico con facili esercizi di respirazione, condivisione di emozioni attraverso l’ascolto di musica e movimentazione ritmica del corpo. Occasione unica da non perdere. Moderatore dell’evento la blogger Giusi Dangelico . Ingresso libero e gratuito.

redazione@corrierenazionale.net

Bari 10.02.2018

6 articolo2018

http://www.corrierenazionale.net/2018/02/09/benessere-e-respiro-consapevole/

“Leggerezza e positività: il segreto del ben essere”