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Alcol no grazie: chi AMA vince «Dosaggio sicuro non esiste»

Medici a congresso a Mater Dei Hospital

Di Riccardo Guglielmi

La Sia, Società italiana di alcologia, il 29.11.2019, nella sala convegni di Mater Dei Hospital di Bari ha organizzato in data 29.11.2019,  il XXVI Congresso nazionale; madrina Doda Renzetti, una vita professionale dedicata alla prevenzione e alla cura di patologie alcol e tossicodipendenti, responsabile dell’U.O.C. di Medicina interna di Mater Dei Hospital e Segretario nazionale della Sia.

Le patologie alcol dipendenti negli ultimi 10 anni hanno prodotto in Italia 450mila decessi. Il numero degli alcolisti sta raggiungendo quota 1 milione e 8 milioni di italiani sono a rischio di malattie psicofisiche. L’alcol è la seconda causa di morte oncologica e di trapianto cardiaco per cardiopatie dilatative; il 25% delle fibrillazioni atriali, l’aritmia responsabile di trombosi ed emboli, vede come causa l’alcol. Il rischio oncologico e cardiovascolare è dose dipendente.

«Sono numeri impressionanti e compito dei professionisti della salute – commenta Gianni Testini, Presidente nazionale Sia e direttore di Patologia della dipendenza ed epatologia dell’Ospedale San Martino di Genova –   è  dare informazioni scientificamente fondate e oneste. Il messaggio che questo evento deve diffondere è che non esiste un dosaggio sicuro di alcol».

Ricerca scientifica, linee guida e protocolli clinici sono stati gli argomenti che la task force multidisciplinare di esperti, in 3 sessioni e una tavola rotonda, ha trattato nella intensa giornata di lavori. Obiettivo informare e formare medici, infermieri e operatori per meglio risolvere le problematiche cliniche, diagnostiche, psicologiche e sociali legate all’alcol.

«La caratteristica dell’evento – aggiunge la dott.sa Renzetti – è la multidisciplinarietà. Vogliamo che gli operatori di ogni ordine e grado, inseriti nei 3 livelli, comunitario territoriale, SERD (servizi  per la dipendenza) e ospedale, siano pronti ad affrontare i problemi della  dipendenza alcolica in modo professionale, efficiente ed efficace»

Nel saluto Michelangelo Cavone, Presidente del Consiglio comunale di Bari, ha dichiarato che il Comune sta avviando, con il sostegno della comunità scientifica, 2 percorsi distinti: “sensibilizzazione all’interno delle scuole, inserimento di azioni concrete finalizzate al contrasto del fenomeno all’interno del piano sociale di zona”.

Significativa la testimonianza di Giuseppe, “idiota ora felice”, un passato di dipendenza, che ora favorisce il recupero di tanti alcolisti che entrano consapevoli nei gruppi di  sostegno.

«Fondamentali i gruppi di AMA, auto mutuo aiuto – aggiunge Patrizia Baldinot, operatrice sanitaria di Genova – che riducono del 5% i costi sociali delle patologie alcol correlate,  disagi psicologici compresi. All’inizio c’è diffidenza, nessuno vorrebbe entrare nel gruppo ma è proprio il sentirsi integrati e partecipativi che permette il prosieguo dei percorsi proposti da medici ed educatori». Tra i tanti e qualificati  docenti intervenuti: Vito Antonio Campanile, Roberto Catanesi, Tiziana Fanucchi, Vincenzo Palmieri, Piero Portincasa, Salvatore Scacco. Il messaggio finale è che per ben formare ci vuole cultura, dalla famiglia alle istituzioni. AMAre è l’arma vincente. Bisogna cambiare prospettiva. Essere vicini a chi soffre aiuta a “non sentirsi solo”. Chi non si sente solo affronta meglio il disagio e ha voglia di guarire.

L’evento ha avuto valore formativo per medici, psicologi, infermieri, educatori professionali.

Informazioni: I Club alcologici territoriali sono diffusi nelle città e presidi, sono prevalentemente dislocati nelle parrocchie.

L’Associazione alcolisti anonimi è a Bari presso la Parrocchia di San Francesco, Piazza San Francesco d’Assisi 5 al Quartiere Libertà

Tel. 366/6004039   E-mail: aaitaly@tin.it   Sito: www.alcolistianonimiitalia.it

22 articolo 2019 https://www.corrierepl.it/2019/11/30/alcol-no-grazie-chi-ama-vince-dosaggio-sicuro-non-esiste/

Doda Renzetti ALCOLOGIA 2019

 

Dalla difesa all’attacco

L’UNUCI di Puglia e Basilicata in «prima linea» nella lotta alle malattie cardiovascolari

Bari– Si è svolta il 22 maggio alle ore 18.30 presso la Sede UNUCI, Associazione ufficiali in congedo, circoscrizione Puglia e Basilicata, in via Villari, la conferenza divulgativa “Difesa del cuore. Consigli pratici”. Scopo dell’evento è implementare la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari nel territorio, attraverso la lotta ai fattori di rischio coronarico con corretti stili di vita e terapie appropriate.

Onori di casa a cura del Generale Saverio Lancianese, presidente della locale associazione, che ha presentato il relatore, Riccardo Guglielmi, cardiologo di lungo corso e giornalista scientifico di prima nomina. A seguire, dalla difesa all’attacco, i presenti sono stati coinvolti nell’esercitazione di primo soccorso e di attivazione della catena della sopravvivenza. Le dimostrazioni pratiche, massaggio cardiaco e uso del defibrillatore, sono state condotte da Francesco Pastanella, presidente di AMA Cuore Bari, l’associazione che tramite l’auto mutuo aiuto ha saputo modificare in risorsa, la malattia cardiovascolare. Obiettivo centrato perché i partecipanti, dalle domande rivolte al relatore, hanno portato a casa il messaggio che un corretto stile di vita può evitare una patologia coronarica dagli esiti spesso drammatici. Al termine dell’evento gradita consegna del gagliardetto dell’UNUCI al relatore e al presidente di AMA Cuore.

AMA CUORE UNUCI

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Guglielmi UNUCI

Bari 23.05.2018

31 articolo 2018

http://www.corrierenazionale.net/2018/05/23/dalla-difesa-allattacco/

http://www.polisnotizie.it/2018/05/23/lunuci-di-puglia-e-basilicata-in-prima-linea-nella-lotta-alle-malattie-cardiovascolari/

 

Bari Running Heart 2018 – Commenti Foto e Video

Conclusa Running Heart 2018: vincitori Guastamacchia e Labianca

 AMA Cuore dona un defibrillatore all’ADS Atleticamente Modugno. Ha corso il Sindaco con il pettorale n°1  

Insert Riccardo Guglielmi

A Bari un evento che ha saputo coniugare sport, salute, solidarietà e ricordo del Gen. Marzulli, comandante della Polizia metropolitana, scomparso da pochi giorni. Primo nella 9,30 Km Rodolfo Guastamacchia di Atleticamente Modugno. Francesca Labianca della Società Atletica Locorotondo vince per le donne.

Massimo Grimaldi, cuore pulsante dell’evento e presidente ANMCO al termine della gara competitiva, cui ha partecipato ottenendo un buon piazzamento, ha commentato: «I riflettori sulla prevenzione cardiovascolare non si devono spegnere mai. Amministratori, medici, associazioni del volontariato devono sedersi attorno a un tavolo e creare sinergie operative per una cardiologia più efficace efficiente e umana».

Non è mancata la solidarietà. AMA Cuore Bari, l’Onlus che con i suoi volontari offre aiuto psicologico e sociale a quanti hanno vissuto un “incidente” cardiovascolare, ha donato un defibrillatore all’ADS Atleticamente Modugno prima per numero d’iscritti.  «Nel nostro piccolo – sono le parole del presidente Francesco Pastanella- vogliamo implementare la cultura della sicurezza quando si fa sport a qualsiasi livello, agonistico, amatoriale o ludico ricreativo» .

Prima della premiazione è salito sul palco Carlo D’Agostino, direttore della Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari, che ha mostrato le tecniche di primo soccorso e di defibrillazione in caso di arresto cardiaco.

«Oltre 1500 persone – riferisce Rino Piepoli dell’ASD Bari Road Runners Club e responsabile dello staff organizzativo – hanno partecipato alla manifestazione. Abbiamo visto correre il Sindaco di Bari Antonio Decaro con il pettorale n°1 e commovente è stato il ricordo del Comandante Marzulli da parte dei Vigili Urbani che hanno corso con uno striscione e fiocco nero sulla maglia».

«Nessun incidente – puntualizza Riccardo Guglielmi, medico responsabile della gara – durante i due percorsi. Tra i partecipanti operati al cuore, portatori di pace maker o di stent coronarici, qualcuno in fibrillazione atriale ma in regolare terapia anticoagulante. Gli atleti della competitiva, tesserati FIDAL, amatori e master, erano tutti in regola con il tesseramento e le disposizioni di legge riguardante la certificazione medica».

I cittadini sanno bene che nelle Cardiologie Ospedaliere si gioca per vincere, non per partecipare e riconosce a medici e infermieri un attaccamento, oltre il proprio dovere, al lavoro che svolgono con impegno passione e spirito di servizio.

VIDEO COMPLETO a cura di Lucio Costantini

https://www.youtube.com/watch?v=fQr1F220qBE

Conclusa Running Heart 2018: vincitori Guastamacchia e Labianca

GALLERIA DI IMMAGINI

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Running Heart palco 2018

redazione@corrierenazionale.net

Bari 18 febbraio 2018

Targa ricordo da Babbo Natale al dott. Guglielmi

AMA Cuore e festa di Natale 2017

Il 10 dicembre gli iscritti ad AMA Cuore Bari si sono dati appuntamento nella Sala Bianca di Capurso per La festa di Natale2017-12-14-PHOTO-00000014

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E’ stata una domenica indimenticabile per il clima di amicizia, allegria e solidarietà. Impeccabile il presidente Francesco Pastanella, ormai Babbo Natale a tempo pieno nel mese di dicembre. Madrina della giornata e vera padrona di casa Cinzia Rinaldi Cutrignielli che con stile ed eleganza, dimostrando ormai padronanza di scena, ha saputo insieme al DJ coinvolgere tutti nel ballo e nel canto. Devo segnalare il prezioso contributo di Andrea Armenise che grazie alla sua competenza e professionalità, insieme a tutto il Consiglio direttivo, è capace di rendere operative e sicure tutte le iniziative che un’associazione di volontariato come AMA Cuore progetta senza interferenze e condizionamenti, politici e similari, nell’esclusivo interesse dei soci.

Un grazie personale per il prestigioso riconoscimento che conserverò come uno dei ricordi più belli della mia vita professionale.

AMA Cuore a CUORE ARITMICO 2017

Relazione del presidente Francesco Pastanella 

Bisogni attesi e inattesi dei pazienti affetti da cardiopatia ischemica

Sig.ri Moderatori, gentile pubblico permettetemi un ringraziamento ai dottori Grimaldi e Contursi per l’invito a partecipare come relatore in questo seminario e alla successiva tavola rotonda. Per noi laici rappresenta un onore e un privilegio.

E’ Francesco Pastanella, Maresciallo della Marina Militare, in pensione dopo un infarto del miocardio, che parla. Abituato a un servizio operativo d’imbarco, mi sono sentito come un reduce di guerra che ha difficoltà d’inserimento nella vita sociale e civile. Alla depressione ho saputo reagire fondando l’associazione A.M. A. Cuore Bari, diventata ONLUS, insieme a persone, diventate poi amici, accomunate dalla mia stessa condizione. Quella che era patologia è diventata una risorsa e con l’auto mutuo aiuto, le iniziali di AMA Cuore, abbiamo imparato ad affrontare le problematiche sociali e familiari del ritorno a casa dopo un infarto.

L’occasione per ringraziare il dott. Pasquale Caldarola che ha visto nascere nel suo reparto la nostra associazione e il dott. Riccardo Guglielmi con il quale abbiamo realizzato progetti di prevenzione e di ascolto nel Policlinico, a tutt’oggi operativi con il dott. D’Agostino. I nostri associati diventano operatori volontari che seguono chi ha avuto un incidente di percorso come il nostro dalle fasi della riabilitazione agli incontri di sostegno psicologico.

Non voglio dilungarmi. Abbiamo preferito preparare un video di pochi minuti e mostrarvi chi siamo e quello che facciamo. Rappresenta quelli che sono i bisogni attesi ai quali abbiamo saputo dare risposta grazie al contributo personale e disinteressato dei medici e degli infermieri il cui lavoro va sempre oltre il dovere.

Presentazione *** VIDEO ***

Con i medici esiste un rapporto di gratitudine e stima, ma purtroppo vediamo un peggioramento della qualità dell’assistenza.

La BUROCRAZIA crea continue barriere. Cominciamo con la difficoltà nell’accesso alle cure che noi riteniamo solo secondaria a una mancanza di operatori sanitari oggi oberati da carichi di lavoro sempre più pesanti. La mentalità operativa militare mi ha portato a osservare tante criticità che possiamo riassumere con il fatto che i medici fanno poco i medici perché tante sono le incombenze amministrative che altre figure professionali dovrebbero eseguire. Mi dispiace dirlo ma spesso li osserviamo sull’orlo di una crisi di nervi, parafrasando il film Pedro Almodòvar. Sappiamo bene che non hanno colpa.

Bisogni inattesi sono le problematiche concernenti le liste di attesa per controlli e diagnostiche, tetti di spesa per le procedure interventiste d’urgenza, piani terapeutici specialmente quando sono in scadenza, Pronto Soccorso trasformati in gironi danteschi, mancata integrazione ospedale territorio. Tante chiacchere senza che i problemi siano risolti.

Grande è la responsabilità dei finanziatori del Sistema sanitario, politici e amministratori. La politica sanitaria regionale, non avendo ruolo strategico di indirizzo, si è arrogato quello gestionale. In Puglia il mancato coinvolgimento dei medici ha prodotto ripercussioni negative sul diritto alla salute del cittadino. Assistiamo al mancato rispetto verso chi opera per offrire aiuto.

Cosa proponiamo: libertà per i medici di base nelle scelte prescrittive, creazione di ambulatori dedicati alle patologie che diventano croniche, cardiopatia ischemica, scompenso, aritmie e ipertensione arteriosa. Non chiediamo privilegi ma salute sì, burocrazia no, meno tagli, più risorse, assunzioni, in definitiva rispetto per il cittadino medico e per la persona malata; ecco gli elementi per una sanità appropriata, efficiente, efficace, di qualità e più umana.

Bari 10 novembre 2017

La tavola rotonda. “Rapporto medico paziente: conflitto o santa alleanza” 

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