Archivi categoria: Dai Giornali

Running Heart a Bari

Running Heart

Metti il cuore in cassaforte: iniziativa dei cardiologi ANMCO a Bari per proteggere il Tuo Cuore

Di Riccardo Guglielmi

Anche quest’anno nella settimana di San Valentino, 12 -17 febbraio, le Cardiologie Ospedaliere italiane apriranno le porte ai cittadini non per ricoveri o visite ai degenti, ma per iniziate, eventi e manifestazioni rivolte a trasmettere la cultura della prevenzione, dello stile di vita corretto e delle cure efficaci in ambito cardiovascolare.

Correre fa bene al cuore e al cervello e i cardiologi iscritti all’ANMCO (Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri), organizzano a Bari “Running Heart-La corsa del cuore”. La manifestazione podistica è una delle iniziative dell’ottava Campagna Nazionale della Fondazione “per il Tuo cuore” – HCF Onlus, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il giorno 12, da piazza del Ferrarese di Bari, alle ore 10 partirà una corsa competitiva (Fidal) e non competitiva di 10,6 Km. Il percorso si svolgerà prevalentemente sul lungomare di Bari direzione in sud-est. Per chi preferisce la camminata alla corsa, vi sarà un percorso di 2,5 Km, nella città vecchia, in un’atmosfera di gioia e festa particolarmente adatta a famiglie e bambini.

Il giorno precedente, 11 Febbraio, presso il “Villaggio del Cuore” in Piazza Ferrarese, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 21, Unità mobili cardiologiche saranno a disposizione per eseguire elettrocardiogrammi gratuiti con il rilascio della Bancomheart, una carta personale con codice segreto per accedere a dati clinici in qualsiasi momento e da qualsiasi computer, smartphone o tablet. Un’opportunità da non perdere per chi non si è mai sottoposto a ECG e pratica sport a livello amatoriale.

«In altri termini -commenta Massimo Grimaldi, presidente regionale dell’ANMCO, cardiologo aritmologo presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti- i propri dati saranno acquisiti e custoditi in una cassaforte virtuale chiamata Banca del Cuore e potranno sempre essere visualizzabili in caso di necessità. Bancomheart, permettendo il confronto con elettrocardiogrammi precedenti, soprattutto nei casi di dubbia interpretazione, garantirà diagnosi più precise. Bari è l’unica città italiana ad ospitare La corsa del cuore».

Il numero di elettrocardiogrammi effettuabili non potrà superare la disponibilità di 250 Bancomheart. Non potranno essere eseguiti esami oltre le ore 21.

I partecipanti alla manifestazione potranno mettere al sicuro il cuore in una cassaforte che, se aperta al momento opportuno, potrebbe salvare la vita.

Segreteria organizzativa Meeting Planner

080 9905360 | info@meeting-planner.it

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale 

redazione@corrierenazionale.net

Bari 28 gennaio 2017  Rubrica NOI E LA SALUTE

9 Articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2582-metti-il-cuore-in-cassaforte

Ripreso da http://www.lagazzettameridionale.com/2017/01/salute-metti-il-cuore-in-cassaforte.html

http://wp.tuttosanita.it/congressi-ed-eventi/metti-il-cuore-in-cassaforte-iniziativa-dei-cardiologi-anmco-a-bari/

 

Comunicazione costruttiva e aperta

Papa

Rifiutare i pregiudizi e concedere il ruolo del protagonista al bene non al male

Comunicare significa illuminare il buono che c’è in questo mondo, in ogni storia e in ogni persona. E’ il messaggio di Papa Francesco ai giornalisti

Il 24 gennaio, durante le celebrazioni di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Papa Francesco ha auspicato una comunicazione costruttiva, che rifiuti i pregiudizi verso l’altro, senza concedere al male il ruolo di protagonista.

«L’informazione deve guardare la realtà con consapevole fiducia e favorire la cultura dell’incontro. La notizia deve essere un pane buono e fragrante. C’è necessità di spezzare il circolo vizioso dell’angoscia e arginare la spirale della paura, frutto dell’abitudine a fissare l’attenzione sulle cattive notizie, guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane».

Il messaggio del Papa è chiaro: non disinformazione ma informazione equilibrata senza trionfalismi o pessimismi.  Il dramma della sofferenza va evidenziato senza scadere in un ottimismo ingenuo. L’invito è a cercare «di oltrepassare quel sentimento di malumore e di rassegnazione che spesso ci afferra, gettandoci nell’apatia, ingenerando paure o l’impressione che al male non si possa porre limite». In un sistema comunicativo dove «vale la logica che una buona notizia non fa presa e dunque non è una notizia, e dove il dramma del dolore e il mistero del male sono facilmente spettacolarizzati, si può essere tentati di anestetizzare – osserva Francesco – la coscienza o di scivolare nella disperazione».  Il Papa vuole promuovere uno stile comunicativo aperto e creativo, che metta in luce le possibili soluzioni, ispirando a un approccio propositivo e responsabile nelle persone cui si comunica la notizia.

«La vita dell’uomo – spiega Francesco – non è solo una cronaca asettica di avvenimenti, ma è storia, una storia che attende di essere raccontata attraverso la scelta di una chiave interpretativa in grado di selezionare e raccogliere i dati più importanti».La realtà non ha un significato univoco, perché tutto dipende dallo sguardo con cui è colta, dagli “occhiali” con cui scegliamo di guardarla. Per i cristiani l’occhiale adeguato per decifrare la realtà non può che essere quello della buona notizia. Il Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio ne è l’esempio: il Padre, attraverso il  Figlio si rende solidale in ogni situazione umana.  In questa luce «ogni nuovo dramma che accade nella storia del mondo diventa anche scenario di una possibile buona notizia, dal momento che l’amore riesce sempre a trovare la strada della prossimità e a suscitare cuori capaci di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire».

L’invito a chi comunica è quello di «scorgere e illuminare la buona notizia presente nella realtà di ogni storia e nel volto di ogni persona». « La speranza – conclude Francesco – è la più umile delle virtù, perché rimane nascosta nelle pieghe della vita, ma è simile al lievito che fa fermentare tutta la pasta. Noi la alimentiamo leggendo sempre la Buona Notizia, quel Vangelo che è stato “ristampato” in tantissime edizioni nelle vite dei santi, uomini e donne diventati icone dell’amore di Dio». Il vero protagonista è il bene sotto forma di amore cristiano, mai il male frutto del diavolo.

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale

redazione@corrierenazionale.net

Bari 25 gennaio 2017

Rubrica NOI E LA SALUTE

8 articolo 2017 http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2526-comunicazione-costruttiva-e-aperta

Medici di Bari a Scuola di Etica

Don Rocco D'Ambrosio, direttore Scuole onlus Cercasi un fine
Don Rocco D’Ambrosio, direttore Scuole onlus Cercasi un fine

Il Diritto sanitario compie sessant’anni: tutela per utenti e operatori

Sabato 28 gennaio, dalle ore 9 alle 14, presso la sede dell’Ordine dei Medici di Bari, Via G. Capruzzi 184, il prof. Guido Carpani dell’Università cattolica e capogabinetto Ministero Ambiente, condurrà il seminario di aggiornamento “Salute che viene e va: sessant’anni di diritto sanitario”.

L’evento rientra nel programma della Scuola di Etica pubblica che l’Ordine dei medici di Bari e l’Associazione Onlus Cercasi un fine, organizzano per il quinto anno consecutivo.

«La Scuola di etica rappresenta – afferma Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Bari – uno spazio di riflessione e approfondimento per studiare le motivazioni della professione medica e collocarle nel contesto pubblico, cogliendone i risvolti etici, antropologici, istituzionali e politici».

Nell’attuale V anno i riflettori sono puntati sul diritto alla salute nei suoi fondamenti costituzionali e nelle prassi giuridiche, politiche e professionali del nostro Paese. Il diritto sanitario, argomento del convegno di sabato, comprende la materia giuridica che regola la tutela della salute e i relativi aggiornamenti sulle professioni sanitarie, responsabilità professionale, LEA (livelli essenziali di assistenza), nomine dei direttori generali delle ASL. Particolare importanza hanno le norme sulle responsabilità penali nell’esercizio della professione. Le regole non disciplinate hanno dilatato il contenzioso nell’ambito del diritto sanitario. La risposta è la “buona pratica clinica”, un modello di etica, professionalità, diritti e doveri, che possa garantire la persona che chiede aiuto e mettere l’operatore sanitario nelle condizioni di  svolgere il proprio lavoro con serenità. L’evento ha valore formativo.

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale

redazione@corrierenazionale.net

25 gennaio 2017

7 articolo http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2521-medici-di-bari-a-scuola-di-etica

TAG: diritto sanitario, etica, ordine medici, salute

Cervello più attivo se corri

runner

Connesso e multitasking da giovani, meno Alzheimer e Parkinson da vecchi. Ricercatori dell’Arizona evidenziano i vantaggi della corsa sulle connessioni neuronali

La corsa non fa bene solo al cuore, anche il cervello se ne avvantaggia. Scienziati americani dell’Arizona hanno dimostrato e pubblicato su Frontier Human Neuroscience, che lo sport tutto muscoli e resistenza aumenta nei giovani le connessioni cerebrali, proprio come i movimenti piccoli e accurati dei musicisti; un invito a continuare per tutti i runner e a iniziare per i più pigri. Inserire lo sport nello stile di vita aiuta a prevenire le fisiologiche défaillance mentali dell’invecchiamento e il rischio di malattie degenerative.

Le neuroscienze avevano riconosciuto alle attività contraddistinte dal controllo di movimenti accurati, piccoli e precisi, la capacità di modificare il cervello. Solo le azioni dosate e coordinate erano ritenute le uniche ad aumentare la connettività funzionale di distinte aree cerebrali e a mantenerle correlate nel tempo. L’attività motoria del golf, tennis, danza e musica, per i gesti puliti e controllati, era ritenuta più idonea allo sviluppo di capacità intellettuali. La corsa, di per sé ripetitiva e monotona, priva di virtuosismi o del minuzioso dominio di gesti piccoli, non avrebbe potuto modificare il cervello. Per il corridore è più importante quanto si corre non come si corre.  Sono stati questi paradigmi a limitare per anni la ricerca tra sport di resistenza e cervello. Lo studio di David Raichlen, antropologo ed esperto di corsa, e Gene Alexander psicologo e studioso di Alzheimer ha ribaltato queste convinzioni, dimostrando che anche l’attività sportiva basata esclusivamente su velocità e resistenza coinvolge le funzioni cognitive complesse di molte aree cerebrali, le stesse che, durante la vecchiaia, subiscono processi d’involuzione e sono più esposte a malattie neurodegenerative, Alzheimer e Parkinson.

Nello studio sono stati arruolati giovani tra i 18 e i 25 anni, simili per indice di massa corporea e livello d’istruzione, ma differenti per stile di vita. Un gruppo si allenava costantemente con corse di lunga durata, mentre l’altro non faceva alcuna attività fisica. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale in condizioni di assoluto riposo. Nel cervello dei runner sono presenti maggiori aree di connessioni, come nella corteccia frontale, sede di funzioni cognitive e della capacità di spostare l’attenzione rapidamente da un compito a un altro. Le conclusioni sono incoraggianti, ma è troppo presto per affermare che il cervello dei corridori è più connesso e più multitasking. Questa ricerca focalizzata sui giovani ha sfatato il paradigma che la corsa è solo un’ottima ginnastica cardiovascolare. Nell’immediato futuro sarà studiato il rapporto tra l’attività fisica praticata in giovane età e il funzionamento del cervello quando si sarà più avanti negli anni. L’invito è rivolto ai sedentari: l’anno è da poco iniziato e tra i buoni propositi inseriamo l’attività motoria. Indipendentemente dagli studi ufficiali cuore e cervello diranno grazie.

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale

redazione@corrierenazionale.net

Bari 24 gennaio 2017- Rubrica NOI E LA SALUTE

6 articolo http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2513-cervello-piu-attivo-se-corri

TAG: cervello, neuroscienze, corsa, Alzheimer, Parkinson

Quando il cuore incontra la musica

cuore e musica

Legame saldo e proficuo che lo sport rafforza. Cardiologi del Policlinico di Bari a Toritto

Organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Gli amici della musica”, giovedì 26 gennaio, alle ore 17, presso l’auditorio della scuola San Giovanni Bosco di Toritto, Bari, si terrà il convegno “La protezione del cuore. Gestione delle emergenze e  ruolo dell’attività fisica”.

Obiettivo dell’incontro è implementare nella popolazione la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Antonella Mannarini, Sebastiano Cascella, Antonio Tota, Nicola Signore, dirigenti medici della Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna”, diretta dal dott. Carlo D’Agostino e Giuseppe Santoro della Cardiologia d’urgenza, illustreranno le regole del primo soccorso, il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, l’importanza dell’alimentazione secondo lo stile mediterraneo e il ruolo fondamentale dell’esercizio fisico, vero farmaco per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e delle loro complicanze.

Gli onori di casa saranno a cura di Giambattista Fasano, sindaco di Toritto, del prof. Vincenzo Servedio, dirigente scolastico, e di Gaetano Savoia, presidente e cuore pulsante dell’associazione promotrice dell’evento. Sono previsti interventi preordinati a cura di Angelo Iacovone, Domenico Sciacovelli, Michele Angelo Cea, medici di base.

«La Cardiologia che ho il privilegio di dirigere – afferma Carlo D’Agostino, moderatore dell’incontro – da anni vuole essere vicina alla gente, proiettarsi sul territorio e comunicare stili di vita corretti. Vogliamo fornire ai partecipanti alla manifestazione consigli pratici per le situazioni di emergenza, illustrare le moderne tecniche d’intervento e le novità terapeutiche».

«Quando la musica incontra il cuore – rileva Gaetano Savoia– la persona sta meglio nel corpo e nell’anima». Esiste una veridicità scientifica in queste parole: la musica è anche terapia. Nell’ultimo congresso della Società europea di cardiologia uno studio ha dimostrato che ascoltare una melodia durante l’esecuzione di attività aerobica contribuisce a migliorare la funzione endoteliale, vasi più elastici, e il rilascio di endorfine, i neurotrasmettitori prodotti dal cervello che sono alla base della sensazione di benessere.

Al termine delle relazioni l’Orchestra dei fiati, diretta da Rocco Caponio, suonerà musiche della tradizione popolare. Per le autorità politiche è prevista la partecipazione dell’on. Massimo Cassano e di Giuseppe Romano, presidente della Commissione sanità della Regione Puglia.

Allora fiato alle trombe. E’ arrivato il momento di fare sport, cantare e per chi ha talento suonare. L’evento è aperto alla cittadinanza.

protezione del cuore

Riccardo Guglielmi, pubblicista scientifico de Il Corriere Nazionale

redazione@corrierenazionale.net

Bari 22 gennaio 2017

Rubrica NOI E LA SALUTE  http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/2439-quando-il-cuore-incontra-la-musica

http://www.lagazzettameridionale.com/2017/01/salute-quando-il-cuore-incontra-la.html