Tutti gli articoli di Riccardo Guglielmi

Cardiologia Francesco De Gregori

Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
Chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
A sbattersi nel buio e a farsi vedere
A sanguinare di nascosto e a pagare da bere
A goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
L’amore ha sempre fame, non l’avevi notato
E dice sempre con disinvoltura
Senza paura dice: “mai”, senza paura mai.

Che si veste di bianco per scandalizzare
E compra rose a dozzine
E fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”

Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
E poi l’amore indecente, che si lascia guardare
L’amore prepotente che si deve fare
E gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
Chè dell’amore non si butta niente

Esercizio fisico. I dieci comandam….meglio consigli

 

 

Sport e Cuore Prof.ssa Maria Serena Pompilio

 

 

Consigli per Una Sana Attività Fisica nel Cardiopatico

 

Al cardiopatico si consiglia sempre di praticare Attività, Fisica, Dinamica, Ritmica, a bassa e moderata Resistenza che non comporti produzione in eccesso di acido lattico da parte dei muscoli. L’attività isometrica e con componentistica ad alta Resistenza (pesi) è generalmente sconsigliata. Le attività fisiche che vanno bene per il cuore sono Passeggiare, Correre, Andare in bicicletta. Tutto deve essere fatto con il dovuto Allenamento e bisogna incrementare gradualmente l’Attività Fisica, perchè il cuore è un muscolo e, con l’Allenamento, migliora le sue prestazioni, acquistando tono e forza. Nell’iperteso, il movimento favorisce una riduzione dei valori pressori. Sotto sforzo si ha vasodilatazione, afflusso di sangue ai muscoli, riduzione delle le resistenze sistemiche e così la pressione arteriosa cala.

La Durata di ogni seduta deve essere di circa di 30-60 minuti, con una Frequenza tre o quattro di alla Settimana, superate la quale, l’effetto è modesto.

L ‘Intensità da applicare nei primi periodi di allenamento devecorrispondere ad unosforzo moderato, caratterizzato da Impegno Fisico corrispondente al 45-60% della Massima Funzionale capacity e frequenze cardiache dal 60 al 75% della capacity massimale; tempo condensato Tipo di Attività Fisica è particolarmente indicata ai soggetti ipertesi in sovrappeso. Solo in momento successivo , persistendo il benessere soggettivo, e se vi è stabilità clinica, si può passare ad uno sforzo vigoroso caratterizzato da frequenze cardiache allenanti che vanno dal 70 al 85% della Massima.

Per concludere si ribadisce il che l‘effetto favorevole dell’allenamento fisico sui più importanti Fattori di Rischio Cardiovascolare ,Diabete mellito, Dislipidemia, Ipertensione arteriosa, Sovrappeso, va ben oltre il semplice Funzionale Miglioramento della capacity (Resistenza allo sforzo); è anche  importante ricordare l‘effetto di vasodilatazione delle arterie che ottiene sia in arterie malate che in quelle sane; Alti effetti si traducono in riduzione di mortalità e morbilità.

E’ importante sottolineare che l’Effetto benefico è largamente legato ad Attività Fisica regolare e mantenuta nel tempo.

Ancora, si deve tenere sempe presente che l’Attività Fisica ludica è protettiva, mentre la Fatica Fisica lavorativa non protegge l’apparato cardiovascolare, per non è mai necessario un lavoro eccessivo e stressante. Quest’ultimo serve solo a modellare i muscoli ed il corpo.

  

Esecuzione dell’Attività Fisica

L’Attività deve essere svolta tre volte alla settimana e con Continuità. Se prima di iniziare si accusano Disturbi, tipo  dolore toracico, palpitazione o febbre non iniziare l’Allenamento o, se già iniziato che si sospenda.

Le Modalità vanno da Buon passo di Camminare, correre al (corsetta), bicicletta, cyclette, ginnastica dolce a corpo libero.

– Usare Abbigliamento comodo delle Nazioni Unite.

– Eseguire l’Attività sempre Tre ore DOPO I Pasti Principali ( al mattino DOPO la prima COLAZIONE);

La Durata della Seduta singola è di 30 Minuti. In alcuni casi  si può svolgere allenamento intervallato e caratterizzato da brevi momenti di sosta.

– Controllare la Frequenza Cardiaca a riposo al polso o mediante l’uso del cardiofrequenzimetro.

– Durante la Fase di Lavoro Durante (Allenamento) il NUMERO dei Battiti cardiaci, non deve superare lo stabilito limite e deve  essere mantenuto per il Periodo Consigliato.

– Effettuare un riscaldamento eseguendo Esercizi LEGGERI; se si svolge jogging inizialmente camminare, in caso  di uso di bicicletta o cyclette, pedalare a ruota leggera (Senza Freno).

 

  Bibliografia

Zeppilli, Cardiologia dello Sport ed, CESI Roma 2001

Assanelli, Cottarelli, Biffi, Fernando, Cardiopatia e sport, MED. LAV. Marzo-Aprile 2003

Americano College Stand di posizione Medicina dello Sport, MED eserci SCI SPORT 1998

 

 

Dalla Teoria Alla Pratica

I singoli Dieci Consigli per un equilibrato esercizio fisico nel cardiopatico

 

  1. Iniziare l’Attività Fisica DOPO UNA VALUTAZIONE cardiologica
  2. Durata Seduta di Una e di 30 Minuti
  3. Frequenza Tre o quattro di alla settimana
  4. Intensità da applicare Nei Primi periodicamente di Allenamento DEVE corrispondere ad uno sforzo moderato
  5. Attività Fisica regolare mantenuta nel tempo.
  6. Abbigliamento comodo.
  7. Eseguire l’Attività sempre or tre ore dopo i Pasti Principali (al mattino dopo la prima COLAZIONE);
  8. Controllare la Frequenza Cardiaca a riposo al polso o mediante l’uso del cardiofrequenzimetro.

 

  1. Durante la Fase di Lavoro Durante (Allenamento) il NUMERO dei Battiti cardiaci, non deve superare lo stabilito limite e deve  essere mantenuto per il Periodo Consigliato.

 

  1. Effettuare un riscaldamento eseguendo Esercizi LEGGERI; se si svolge jogging inizialmente camminare, in caso  di uso di bicicletta o cyclette, pedalare a ruota leggera (Senza Freno).

 

Prof.ssa Maria Serena Pompilio, docente di Teoria Tecnica e Didattica (TTD) del fitness e wellness Presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea Scienze delle Attività Motorie e Sportive, Bari

Sport e cuore

 

 

 

 

Sport e cuore  – Prof.ssa Maria Serena Pompilio

 

 

 

 

L’attività fisica costituisce un momento fondamentale nella vita di ogni persona sana.

Il movimento, infatti, rappresenta la scelta più efficace e piacevole per combattere l’obesità, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, lo stress, ma anche le malattie cardiovascolari. Combattere le cause che favoriscono l’insorgenza di patologie che colpiscono il cuore, deve essere un impegno quotidiano.

Ma l’attività fisica non giova soltanto a chi sta bene per prevenire l’insorgenza della malattia cardiovascolare o respiratoria. Anche pazienti già cardiopatici possono aumentare la loro attesa di vita facendo sport. Recenti studi dimostrano una riduzione del 27 per cento della mortalità totale tra i pazienti che continuano ad allenarsi e una significativa riduzione del 31 per cento della mortalità cardiaca.

Ovviamente, dipende dall’entità del rischio cardiovascolare, commisurato al danno che si è subito. Quindi non tutte le attività fisiche sono indicate e non in tutti gli ambienti: ciò dipende dal tipo e dalla gravità della patologia. Ad esempio, non è consigliabile la corsa a chi soffre di disturbi circolatori alle gambe o il nuoto a persone con importanti disturbi respiratori. Pertanto nel caso di una malattia già manifesta, l’esercizio deve essere adeguato alla situazione della singola persona e deve essere corredato dalla prescrizione dello specialista.

Consigli di un corretto allenamento di un soggetto cardiopatico

Il massimo beneficio si ottiene con la frequenza di tre o quattro sedute alla settimana con una durata massima di 30’ a seduta, superata la quale l’effetto è modesto. Anche l’intensità dell’esercizio deve essere modesta, a regime prevalentemente aerobico ( si consiglia per questo l’uso di un cardiofrequenzimetro che monitori le pulsazioni del soggetto). È consigliabile allenarsi nel pomeriggio o di sera; il mattino è il momento più critico dal punto di vista cardiovascolare, perché registra un aumento fisiologico sia della frequenza cardiaca che della pressione arteriosa. La temperatura è fondamentale: l’ambiente in cui ci si allena non deve essere né troppo freddo nè troppo caldo.

Insomma, il messaggio che emerge dagli studi più recenti è che sport ed esercizio fisico, oltre a prevenire obesità e diabete, migliorano direttamente la funzione vascolare e riducono l’aterosclerosi. Peccato che nonostante l’evidenza, la vita sedentaria dilaga nella società moderna: cresce il numero di coloro che non fanno sport, o che neppure si muovono a sufficienza.

 

 

Bibliografia:

– Mc Ardle; Katch e Katch – Principi di fisiologia applicata allo sport

– Atti Congresso Europeo di Cardiologia 2005

– Hambrecht R et al. Percutaneous coronary angioplasty compared with exercise training in patients with stable coronary artery disease: a randomised trial. Circulation 2004

Prof.ssa Maria Serena Pompilio, docente di teoria tecnica e didattica (TTD) del fitness e wellness presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea Scienze delle Attività Motorie e Sportive, Bari