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Metabolismo . Chi è costui

Giovedì 15 Giugno ore 18.00

Spazio Ippocrate. Medicina e oltre

“Metabolismo chi è costui”

Locandin 7 puntata

 Con  Prof. Antonio Moschetta Ordinario Medicina Interna UNIBA –

Dott.ssa Raffaella Gadaleta Ricercatrice Docente Universitario Scienze Mediche – Microbiota – 

Dott. Carlo De Matteis Specialista e dottorando in formazione  Aderenza alla dieta Mediterranea 

Si è appena concluso nell’ambito della rubrica “Spazio Ippocrate, Medicina e oltre”, un incontro virtuale sul tema: “Metabolismo, chi è costui?”.
Il Dott. Riccardo Guglielmi, specialista in Cardiologia e giornalista scientifico (ideatore e curatore della rubrica),e l’ Avv. Daniela Piesco hanno intervistato il Prof. Antonio Moschetta (Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari), la Dott.ssa Raffaella Gadaleta (RtdA del SS Med/50 e docente universitario in Scienze Mediche) e il Dott. Carlo De Matteis (medico in formazione specialistica e Dottorando di Ricerca).
Presenti in studio il Dott. Antonio Peragine – Direttore dei giornali online Radici, Il Corriere Nazionale, Corriere di Puglia e Lucania (Corriere PL.it), Stampa Parlamento e della WebTV editoriale
L’evento, organizzato dall’A.N.I.M. (Associazione Nazionale Italiani nel Mondo), è stato trasmesso in diretta a partire dalle ore 18:00 sulla pagina Facebook de Il Corriere Nazionale – all’indirizzo https://www.facebook.com/IlCorriereNGiornale/ – e sarà distribuito in collaborazione con Retewebitalia.net.
Per rivedere la trasmissione
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Mangia sano mangia italiano

Più frutta e verdura, meno sale e zuccheri

Frutta e verdura a Torre a mare

Ogni età ha la sua porzione. Attenzione a diete di moda senza basi scientifiche

Di Riccardo Guglielmi

Una task force di 100 esperti, presieduta da Andrea Ghiselli e coordinata da Laura Rossi, rispettivamente dirigente e ricercatore CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha pubblicato, edizione 2018, le linee guida per una sana alimentazione  che, insieme ai LARM, rappresentano gli strumenti di orientamento delle politiche alimentari in Italia.

I LARM forniscono le raccomandazioni nutrizionali, ossia fissano le quantità di nutrienti e di energia in grado di soddisfare i relativi bisogni, nonché le quantità che, se in eccesso, potrebbero comportare effetti negativi sulla salute. Le linee guida, invece, sono le raccomandazioni basate sugli alimenti e sulla dieta, ossia indicano quali scelte alimentari sono efficaci a seconda delle tradizioni e delle abitudini locali. Equilibrio, varietà e moderazione, all’insegna della tradizione italiana e della dieta mediterranea, con un occhio alla migliore ricerca scientifica ed uno alla sostenibilità sono gli ingredienti  della Edizione 2018.

Tredici le indicazioni suddivise in 4 blocchi. Il primo è sul bilanciamento dei nutrienti per il mantenimento del peso; il secondo è dedicato agli alimenti il cui consumo deve essere incentivato, come frutta e verdura; il terzo riguarda nutrienti particolarmente critici nella dieta attuale il cui consumo dovrebbe essere ridotto, come sale, zuccheri liberi, alcol; il quarto è incentrato sul come fare ad assicurarsi un’alimentazione varia, completa di tutti i nutrienti, sicura, salutare e sostenibile, per diverse età e condizioni di vita.

Tre sono le novità rispetto alle dieci precedenti edizioni. La prima riguarda una direttiva specifica su “Più frutta e verdura”, in considerazione dell’importanza di questi alimenti nel quadro di un’alimentazione bilanciata e nella promozione della salute. Le evidenze scientifiche, sempre più consolidatasi nel tempo, sottolineano il legame tra consumi di frutta, verdura e prevenzione delle malattie cronico-degenerative, obesità, cardiopatie e riduzione della mortalità. La seconda, riguarda la “Sostenibilità”, ambientale, per l’impatto delle diverse scelte alimentari, sia economica e sociale, cioè legata al costo di una dieta sana. Sono moltissime, infatti, le scelte alimentari che sono salutari, sostenibili per l’ambiente e affrontabili senza appesantire il bilancio familiare. Riorganizzare le scelte alimentari, indirizzandole verso frutta, verdura, legumi e cereali meglio se integrali, consente di guadagnare salute, rispettare l’ambiente e risparmiare denaro. Terza direttiva introdotta ex novo è “Attenzione alle diete e all’uso degli integratori senza basi scientifiche”. Sulla dietoterapia e sull’uso di integratori, troppi messaggi discordanti, troppe facili promesse disorientano il consumatore, per cui si è ritenuto necessario stabilire punti fermi su questi aspetti. Vengono perciò trattate le criticità dei vari stili dietetici più in voga per la perdita di peso (iperproteico, paleolitico, Atkins, Dukan, e così via), mettendo in evidenza le ragioni della loro nascita, l’efficacia per il dimagrimento e, soprattutto, le controindicazioni.

Nel documento non mancano i piani dietetici, anche ipocalorici, che includano alimenti provenienti da tutti i gruppi alimentari, utilizzando come riferimento le “porzioni standard italiane”, la cui corretta conoscenza da parte del consumatore è di importanza fondamentale per una alimentazione equilibrata. Il capitolo delle “porzioni” consente  la costruzione di piani alimentari completi ed equilibrati, con alimenti di uso comune, facilmente disponibili e aderenti ai criteri di cultura e tradizione del nostro Paese. In questa edizione la novità assoluta è l’introduzione di raccomandazioni pratiche di profili di consumo anche per i bambini e gli adolescenti, per aiutare le famiglie ad organizzare un’alimentazione quotidiana, varia ed equilibrata, anche per l’età evolutiva

L’obiettivo prioritario delle Linee Guida è la prevenzione dell’eccesso alimentare e dell’obesità che, in Italia e soprattutto nei bambini mostra dati preoccupanti, tanto da essere considerata una vera epidemia.

Fonte Nutrienti e Supplementi 11.12.2019

23 articolo 2019 https://www.corrierenazionale.net/2019/12/14/mangia-sano-mangia-italiano/

Miti da sfatare e mode da evitare

Ecco i consigli dei gastroenterologi ospedalieri

Di Riccardo Guglielmi

Nella riunione del 26 novembre i medici dell’Aigo, Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri, riuniti in congresso a Perugia, hanno smantellato, evidenze scientifiche alla mano, convinzioni tanto radicate da essere considerate verità assolute. La mela al giorno che leva il medico di torno, la dieta senza glutine capace di rimettere in sesto l’intestino, gli integratori indispensabili per il benessere psico-fisico non sono non più dogmi al centro di percorsi nutrizionali e di benessere. L’unica vera certezza resta la dieta mediterranea messa oggi in discussione da nuove mode alimentari e dal cibo spazzatura. Lo stile alimentare mediterraneo è quello più salutare ed equilibrato. Le diete sbilanciate a favore, secondo le mode del momento, di carboidrati, lipidi o proteine sono tutte da evitare. Serve anche la carne per l’esclusivo contenuto di alcuni amminoacidi e della vitamina B12, molecola che non cresce né nell’orto né sull’albero.

Gli specialisti dell’Aigo hanno fatto cadere dal piedistallo 7 mitiche convinzioni:

  1. Caffè nuoce al fegato. Un moderato consumo di 2 tazzine al giorno può dare benefici contro la steatosi epatica, malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato, come dimostrano le evidenze scientifiche pubblicate sulla rivista americana Hepatology.
  2. The verde è sempre un toccasana. E’ un ottimo antiossidante ma attenzione quando si assume come ingrediente all’interno di prodotti e integratori, anche dimagranti. La combinazione con altre sostanze ha prodotto casi d’insufficienza epatica.
  3. Vino minaccia assoluta per il fegato. Sono noti gli effetti benefici del vino nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Un moderato consumo di vino ha anche un potere antiossidante sul fegato grazie al resveratrolo, sostanza contenuta nell’uva rossa.
  4. Erbe fanno bene. Gli estratti di erbe contenuti negli integratori alimentari, ad esempio le “12 erbe”, possono aggravare i sintomi della sindrome del colon irritabile. Responsabile degli effetti irritanti è l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG), il composto polifenolico presente anche nel the verde.
  5. Moda del senza glutine. La maggior parte delle persone che segue una dieta senza glutine non è celiaca e non ha un’intolleranza genetica a questa sostanza. Il mito che alimenta questa moda risiede nella convinzione che una dieta povera dei carboidrati che contengono glutine sia dimagrante e salutare. Il rischio connesso a questa scelta è di ridurre il consumo di fibre contenute nei carboidrati e di compensare la mancanza di pasta e pane con i grassi saturi.
  6. Una mela al giorno leva il medico di torno. Mele e pere contengono zuccheri fermentabili che hanno effetti nocivi sulle persone affette da colon irritabile. In questi casi è consigliabile un consumo molto ridotto di questi frutti.
  7. Succhi di frutta fonte di benessere. Non sono tutti uguali, la differenza la fa il fruttosio che in eccesso provoca aumento di grassi nel fegato. I succhi di frutta ne sono ricchi e vanno assunti con moderazione. Fa eccezione il succo di arance rosse che ha l’effetto invece di ridurre i grassi nel fegato.

La dieta mediterranea è l’unico mito ben saldo sul suo piedistallo. L’apporto equilibrato di carboidrati, la ridotta presenza di grassi, le giuste percentuali di proteine e fibre, la presenza di vitamine e di antiossidanti sono le garanzie per una sana e corretta alimentazione. A noi spetta il controllo della qualità dei prodotti e una maggiore attenzione alle quantità.

redazione@corrierenazionale.net

www.corrierenazionale.net

Articolo pubblicato il 29 novembre – Rubrica – Noi e la Salute

http://www.corrierenazionale.net/index.php/41-noi-e-la-salute/1213-miti-da-sfatare-e-mode-da-evitare