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AMA Cuore a CUORE ARITMICO 2017

Relazione del presidente Francesco Pastanella 

Bisogni attesi e inattesi dei pazienti affetti da cardiopatia ischemica

Sig.ri Moderatori, gentile pubblico permettetemi un ringraziamento ai dottori Grimaldi e Contursi per l’invito a partecipare come relatore in questo seminario e alla successiva tavola rotonda. Per noi laici rappresenta un onore e un privilegio.

E’ Francesco Pastanella, Maresciallo della Marina Militare, in pensione dopo un infarto del miocardio, che parla. Abituato a un servizio operativo d’imbarco, mi sono sentito come un reduce di guerra che ha difficoltà d’inserimento nella vita sociale e civile. Alla depressione ho saputo reagire fondando l’associazione A.M. A. Cuore Bari, diventata ONLUS, insieme a persone, diventate poi amici, accomunate dalla mia stessa condizione. Quella che era patologia è diventata una risorsa e con l’auto mutuo aiuto, le iniziali di AMA Cuore, abbiamo imparato ad affrontare le problematiche sociali e familiari del ritorno a casa dopo un infarto.

L’occasione per ringraziare il dott. Pasquale Caldarola che ha visto nascere nel suo reparto la nostra associazione e il dott. Riccardo Guglielmi con il quale abbiamo realizzato progetti di prevenzione e di ascolto nel Policlinico, a tutt’oggi operativi con il dott. D’Agostino. I nostri associati diventano operatori volontari che seguono chi ha avuto un incidente di percorso come il nostro dalle fasi della riabilitazione agli incontri di sostegno psicologico.

Non voglio dilungarmi. Abbiamo preferito preparare un video di pochi minuti e mostrarvi chi siamo e quello che facciamo. Rappresenta quelli che sono i bisogni attesi ai quali abbiamo saputo dare risposta grazie al contributo personale e disinteressato dei medici e degli infermieri il cui lavoro va sempre oltre il dovere.

Presentazione *** VIDEO ***

Con i medici esiste un rapporto di gratitudine e stima, ma purtroppo vediamo un peggioramento della qualità dell’assistenza.

La BUROCRAZIA crea continue barriere. Cominciamo con la difficoltà nell’accesso alle cure che noi riteniamo solo secondaria a una mancanza di operatori sanitari oggi oberati da carichi di lavoro sempre più pesanti. La mentalità operativa militare mi ha portato a osservare tante criticità che possiamo riassumere con il fatto che i medici fanno poco i medici perché tante sono le incombenze amministrative che altre figure professionali dovrebbero eseguire. Mi dispiace dirlo ma spesso li osserviamo sull’orlo di una crisi di nervi, parafrasando il film Pedro Almodòvar. Sappiamo bene che non hanno colpa.

Bisogni inattesi sono le problematiche concernenti le liste di attesa per controlli e diagnostiche, tetti di spesa per le procedure interventiste d’urgenza, piani terapeutici specialmente quando sono in scadenza, Pronto Soccorso trasformati in gironi danteschi, mancata integrazione ospedale territorio. Tante chiacchere senza che i problemi siano risolti.

Grande è la responsabilità dei finanziatori del Sistema sanitario, politici e amministratori. La politica sanitaria regionale, non avendo ruolo strategico di indirizzo, si è arrogato quello gestionale. In Puglia il mancato coinvolgimento dei medici ha prodotto ripercussioni negative sul diritto alla salute del cittadino. Assistiamo al mancato rispetto verso chi opera per offrire aiuto.

Cosa proponiamo: libertà per i medici di base nelle scelte prescrittive, creazione di ambulatori dedicati alle patologie che diventano croniche, cardiopatia ischemica, scompenso, aritmie e ipertensione arteriosa. Non chiediamo privilegi ma salute sì, burocrazia no, meno tagli, più risorse, assunzioni, in definitiva rispetto per il cittadino medico e per la persona malata; ecco gli elementi per una sanità appropriata, efficiente, efficace, di qualità e più umana.

Bari 10 novembre 2017

La tavola rotonda. “Rapporto medico paziente: conflitto o santa alleanza” 

Cuore ARITMICO tavola rotonda 1

Cuore ARITMICO tavola rotonda 2

Cuore ARITMICO tavola rotonda