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Bellezza oltre la malattia, missione oltre la vita

Parole e note nella Serata solidale nel ricordo di Michele Pascone

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Di Riccardo Guglielmi

Nel ricordo di un grande medico e di un grande uomo domenica 10 giugno, inizio ore 19.00 presso il Trappetello, Contrada Lamalunga 149 Monopoli, è stata organizzata la Serata Solidale a favore dell’Associazione Onlus “Vergine Maria della Misericordia”.  Il ricavato dell’evento, solo contributi liberali in ingresso libero, contribuirà alla realizzazione dell’Ospedale nel villaggio Mivumoni, Tanzania, intitolato alla memoria del Prof. Michele Pascone.

Michele Pascone, allievo del prof. Dioguardi, è stato il direttore della Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’Università Aldo Moro di Bari sino alla prematura scomparsa, al termine di una lunga seduta operatoria,  la sera dell’11  febbraio 2014. Rigore scientifico, studio continuo, ricerca di soluzioni innovative, innata manualità chirurgica, vero dono divino, hanno reso il prof. Pascone, un maestro tanto apprezzato nel mondo accademico nazionale e internazionale. Portava lustro alla chirurgia plastica per la dedizione al proprio lavoro, svolto sempre con intensità, professionalità e serietà. La sua personalità affascinava   i giovani medici che iniziavano il percorso della specializzazione. Era un chirurgo perfezionista, deciso, instancabile e chi scrive, ha condiviso le prime esperienze professionali nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Mola nel lontano 1975, riconoscendogli doti professionali e umani fuori del comune. Anche in presenza di gravi lesioni interne o di instabilità cardiocircolatoria la ricerca della bellezza oltre la malattia era la sua stella polare. Quella “ricerca della bellezza oltre il tumore” era stato lo slogan vincente del 62° Congresso nazionale della SICPRE Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, che Miche Pascone aveva organizzato a Bari pochi mesi prima della sua prematura scomparsa. Pazienti, medici e artisti raccontarono, in un’indimenticabile serata al teatro Petruzzelli il 25 settembre 2013,  situazioni ed emozioni di malattia, intervento e ricostruzione; insieme dimostrarono che grazie alla chirurgia plastica, anche dopo un tumore mammario, si può ritrovare l’integrità e la bellezza del proprio corpo.

Al decisionismo e all’operatività di un grande chirurgo non mancava l’atteggiamento mite, umano e solidale. Le qualità umane, la bontà d’animo, l’amore per il prossimo, il sorriso anche nei momenti difficili, rendevano speciale e amicale il rapporto con le persone.

Alla “bellezza oltre la malattia” dava valore di creazione divina e forse come Angelo del bene si recava in Africa e in Palestina in missioni umanitarie mettendo a disposizione la sua grande professionalità e l’abilità chirurgica per riportare bellezza, armonia e integrità nei corpi martoriati da ferite deturpanti per guerre, conflitti tribali, infezioni e malnutrizione. Nel 2011 era stato 5 volte in Palestina ma era affascinato dall’Africa, tanto da contrarre “il mal d’Africa” cioè la voglia di tornare per dare in loco amore, solidarietà e felicità. Sperava di tornare nel villaggio Mivumoni e ricostruire la mano a quella bimba, con lui nella foto, vittima innocente della furia selvaggia e omicida di odi parentali e tribali. Chi ha ricevuto bene in modo disinteressato non può dimenticare ed ecco la volontà delle Suore della Vergine Maria della Misericordia di rendere immortale Michele Pascone dedicandogli un intero ospedale in una terra tanto amata. A tutti noi il compito di trasformare il sogno in realtà; basterà un po’ di altruismo e generosità per far continuare l’opera meritoria di un grande medico e di un grande uomo e rendere oltre la vita lo spirito della sua missione.

La Serata solidale si arricchirà del contributo di Don Mario Persano, Cappellano dell’Ospedale oncologico Giovanni Paolo II di Bari e dell’orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore, entrambi grandi amici del prof. Pascone. Parole e note che attraverso i cuori, viaggeranno nel cielo e raggiungeranno quell’Angelo Michele che al posto della spada avrà il bisturi che porta armonia bellezza e gioia a quanti soffrono e che continuerà a guidare la mano dei chirurghi plastici che s’ispireranno al suo modo di essere uomo e medico.

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